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Mattarella presidente. “Penso alle difficoltà e alle speranze dei cittadini”

Sergio Mattarella è stato eletto Presidente della Repubblica. Ha ottenuto 665 voti, 160 in più rispetto alla maggioranza assoluta del plenum, pari a 505, e 8 in meno rispetto alle 673 preferenze, pari al quorum dei due terzi l’Assemblea, necessari nei primi tre scrutinii. Un risultato, quello del quarto scrutinio, che va al di là delle aspettative, con Mattarella che in partenza poteva contare su 644 voti.

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Dopo la fine della seduta, la presidente della Camera Laura Boldrini andrà dal neo eletto Capo dello Stato per comunicargli l’esito della votazione e dargli lettura del processo verbale della seduta comune del Parlamento. Al momento dell’annuncio da parte della presidenza della Camera c’è stato un lunghissimo applauso e standing ovation da parte di senatori, deputati e grandi elettori presenti in aula.

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Dopo la proclamazione cominciano ad arrivare le reazioni e gli auguri al nuovo Presidente da parte del mondo politico, sociale ed economico. Tra queste ci sarebbe, secondo fonti di Forza Italia, anche un telegramma a Mattarella del leader forzista Silvio Berlusconi. Tra i primi a congratularsi anche Massimo D’Alema: «Esprimo un augurio affettuoso di buon lavoro a Sergio Mattarella. Conosco il suo rigore politico e morale, il suo attaccamento ai valori della Costituzione e della democrazia. Sono certo che, in un momento di difficoltà del nostro Paese, sarà un punto di riferimento fondamentale e autorevole».

L’elezione del nuovo Capo dello Stato, però, non placa la polemica politica, con Forza Italia al centro dell’attenzione: ‘Dovremo essere più guardinghi nei confronti del premier e serve meno improvvisazione dentro il partito”, ha fatto sapere all’Adn Kronos Maurizio Gasparri. «Ora – prosegue il vicepresidente del Senato –  dopo l’elezione di Mattarella al Colle dobbiamo fare in modo che il patto del Nazareno non salti ma essere sicuramente più guardinghi nei confronti di Renzi e all’interno di Forza Italia ci vuole meno improvvisazione. Certo, avverte di Renzi non ci si può fidare. Io non ho votato Mattarella ma ho stima per la persona e lo voterei, ma non voterei mai per Renzi che è inaffidabile».

Tra le alte cariche dello Stato anche il presidente del Senato Piero Grasso ha augurato buon lavoro al nuovo presidente tramite un messaggio su Facebook: «Una grandissima gioia e il piccolo rammarico di non aver potuto aggiungere il mio voto alle 665 schede sulle quali è stato scritto il suo nome. Conosco Sergio Mattarella da moltissimi anni e sono legato a lui non solo dalle comuni radici palermitane ma soprattutto da una profonda stima. Oggi il Parlamento ha scelto, dando una grande dimostrazione di serietà e maturità, un uomo la cui integrità morale è unanimemente riconosciuta». Sergio Mattarella -aggiunge- interpreterà con grande saggezza l’incarico di Presidente della Repubblica, rappresentando al meglio l’Unità nazionale e il ruolo di garante della Costituzione. Sarà un grande Presidente, ne sono certo: l’ho chiamato per fargli i migliori auguri di buon lavoro». In questo giorno così bello per la nostra Repubblica -conclude – il pensiero non può non andare anche a suo fratello Piersanti – esempio di competenza, passione, senso di responsabilità e slancio etico – che 35 anni fa venne assassinato dalla mafia per il suo contrasto alle trame criminali».

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Soddisfatto il Pd che con l’elezione di Mattarella si ricompatta e restituisce forza al Governo che da lunedì dovrà tornare a lavorare sulle riforme costituzionali cercando di ricucire lo strappo con Forza Italia: «L’elezione di Mattarella non avrà conseguenze sulle riforme e non porta «nessun livido per la maggioranza». Lo assicura il vicesegretario Pd, Lorenzo Guerini. «Il patto del Nazareno è un accordo che ci ha consentito di far marciare il Paese e le riforme, questo spirito deve essere mantenuto: serve la responsabilità di tutti». Il nuovo Presidente della Repubblica giurerà e terrà il suo discorso d’insediamento martedì mattina alla Camera dei Deputati, mentre dopo aver ricevuto la presidente della Camera nei suoi appartamenti alla Corte Costituzionale ha detto brevemente ai cronisti: “Penso alle difficoltà dei cittadini”.

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