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Legge Stabilità: muro Regioni; Renzi: “taglino sprechi”

Continua la protesta delle Regioni contro la manovra di stabilità varata dal Consiglio dei Ministri. “La manovra, così come si configura è insostenibile“, duro il governatore piemontese Chiamparino. «Abbiamo detto al Governo che siamo pronti con delle proposte che ci consentono di rispettare il saldo dei 4 miliardi di taglio, ma il grado di complessità tecnica è molto elevato e richiede un confronto per il quale occorre un mandato politico che deve venire da un incontro a Palazzo Chigi», continua l’esponente PD. Il premier Renzi risponde a tono alle accuse ricevute dalla Conferenza delle Regioni: «Le regioni facciano la loro parte perché hanno qualcosa da farsi perdonare», «è da 30 anni che pagano solo le famiglie, è ora che paghino anche Comuni e Regioni». Dall’esecutivo mostrano le cifre degli sprechi della gestione periferica del territorio e auspicano il taglio di questi da parte dei governatori.

30% di dipendenti regionali in esubero (per una cifra che va oltre le 78000 unità); 173 milioni di euro di vitalizi da corrispondere a deputati regionali anche dopo una sola seduta; 200 miliardi di uscite ed una spesa sanitaria salita dai 70 miliardi del 2000 ai 115 previsti per il 2015 rappresentano, per il governo, sacche di spreco da sottoporre a revisione. Centralizzazione degli acquisti, introduzione dei costi standard per la Sanità, riduzione da 8000 a 1000 del numero di partecipate pubbliche, questi i punti proposti per contenere la spesa pubblica.

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