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Con Google News Lab gli strumenti giusti per il giornalismo di qualità

Google News Lab

Giornalismo di qualità significa anche libertà d’informazione. Internet ha cambiato le carte in tavola, dando a tutti la possibilità di esprimere la propria opinione sul web. Le voci più o meno autorevoli che finiscono in rete non sono selezionate ma vengono prese, mischiate e portate davanti ai lettori. Il rischio concreto è quello di essere catapultati su un articolo non proprio imparziale. Per migliorare questo aspetto dell’informazione andando incontro alle esigenze delle redazioni e degli operatori del settore, Google ha dato vita al progetto News Lab.

L’iniziativa, nata a pochi giorni di distanza da YouTube Newswire, punta a offrire ai lettori contenuti di qualità fornendo ai giornalisti tutti gli strumenti tecnologici di cui hanno bisogno. Google mette a loro disposizione Maps, per far capire dove si è svolto un fatto, Earth, le ricerche online e YouTube, il contenitore video più grande del mondo che si sta evolvendo da strumento dedicato all’intrattenimento a piattaforma per rimanere informati. Mountain View ha aggiornato anche Google Trend, servizio che consente ai giornalisti di capire quali sono gli argomenti più cercati del momento, ora anche in tempo reale.

Google News Lab

Attraverso News Lab, Google vuole coinvolgere chiunque sia in possesso di uno smartphone e renderlo un vero e proprio reporter. All’interno del sito sono disponibili dei tutorial, video e case studies. Aggiornamenti sui social, Google+ e Twitter o YouTube stesso, per ottimizzarne le conoscenze degli strumenti offerti da Mountain View.

«Google ha dato vita a numerose tecnologie e piattaforme che hanno interessato il settore dell’informazione. Tenendo conto che sia il panorama dei media che quello della tecnologia sono in costante evoluzione, crediamo di poter contribuire a rendere il mondo sempre più “informato” promuovendo la collaborazione tra giornalisti e tecnologi. Siamo entusiasti di far parte di questo impegno», ha dichiarato sul blog Steve Grove, direttore di News Lab.

Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Germania sono i primi Paesi coinvolti nel News Lab, ma l’elenco è destinato ad allungarsi in futuro.

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