Le giornate lavorative dietro alla scrivania scorrono tutte uguali e noiose. Il portatile grigio, il portapenne grigio, l’agenda grigia su cui scrivere grigie riunioni di lavoro alla fine rendono grigio anche l’umore. E allora perché non circondarsi di oggetti colorati e divertenti? Perché non arredare l‘ufficio con gadget simpatici? È scientificamente provato che i colori mettono allegria e aiutano ad essere di buon umore.
E si sa, a nessuno piacciono i colleghi di lavoro che non sorridono mai. Ecco alcuni oggetti trovati su Livingo che riescono a rallegrare anche le giornate più buie.
Set di cancelleria per golfisti
Un set di cancelleria spiritoso che piacerà a tutti gli amanti del golf. La piccola mazza da golf è una matita, insieme alle gomme a forma di pallina. E per prendere appunti al volo, il green si trasforma in un block notes con tanto di foro per la palla.
Portapenne da principessa
Un portapenne tutto rosa fatto interamente in legno, accompagnato dalle sue matite in tema, aiuta non solo a tenere in ordine la scrivania e a dare un tocco di colore, ma a ricordare a tutte le donne che anche nelle peggiori giornate di lavoro restano sempre delle principesse.
Mensole moderne
L’arredamento di una stanza gioca un ruolo fondamentale per ricreare un ambiente piacevole, a casa o in ufficio. Arredare le pareti con mensole colorate aiuta non solo a tenere in ordine libri, fascicoli, documenti, ma anche a dare un tocco di colore all’ambiente, soprattutto se scelte in forme inusuali e poco convenzionali.
Scatola porta pranzo
I pasti frugali consumati dietro il monitor del pc acquistano tutto un altro sapore se vengono conservati in allegre scatole porta pranzo colorate. Esistono centinaia di varianti diverse, e strappano un sorriso anche se una volta aperte rivelano la solita insalata.
Il mini biliardo
Una pausa è concessa anche negli uffici più severi e controllati. Un piccolo biliardo, munito dei suoi accessori da gioco, aiuta a svagare la mente e a rafforzare i rapporti anche con i colleghi più musoni e solitari.
