Come ogni anno arriva per tutti il periodo estivo e di ferie, dove naturalmente risulta difficile mantenere lo stesso livello di allenamento raggiunto nei mesi precedenti. Spiace pensare di dover gettare all’aria tutto il lavoro svolto con fatica e sudore, quei piccoli traguardi di condizione fisica, per poi trovarsi a settembre nuovamente punto e a capo.
E allora come si può fare per evitare che tutto questo accada? Iniziamo col dire che ci sono due diversi tipi di comportamenti: il primo è quello del runner che dal momento delle vacanze abbandona le scarpette in soffitta per poi riprenderle tutte impolverate qualche mese più tardi. Non è certo sbagliato dare al proprio fisico un po’ di sano e meritato riposo, specie se si è corso tanto e la fatica ha lasciato il segno (con risentimenti muscolari, crampi facili o dolori lombari o alle articolazioni inferiori) ma va detto che il riposo totale penalizza fortemente il metabolismo aerobico, il quale si sviluppa e progredisce molto lentamente con l’allenamento ma si dissolve al contrario molto velocemente se non viene più stimolato.

Se proprio non si è costretti da qualche appuntamento importante che cade presto nel calendario sarebbe meglio lasciare spazio ad una corsa un po’ più blanda e tranquilla, con uscite che al massimo raggiungono i 10 o 14 Km e della durata massima di un’ora. Meglio non andare oltre perché il caldo è decisamente una “brutta bestia” da combattere. Quasi sempre, specie nelle zone di pianura dove l’afa aumenta sensibilmente la temperatura percepita dal nostro organismo risulta difficile riuscire a correre ed ottenere risultati in termini di prestazioni.
