Medici italiani sempre più stressati per il troppo lavoro. Sono costretti a gestire dai 12 ai 22 pazienti al giorno con 7-16 guardie al mese. Questo è il quadro che emerge grazie a una ricerca condotta online dall’Anaao-Assomed giovani (Associazione dei medici ospedalieri). Dall’indagine, che ha coinvolto 1.925 medici, emerge un quadro sconfortante. Il 73.59% degli intervistati ha ammesso che da almeno due anni non vengono assunti nuovi medici nel loro reparto mentre per quasi la metà del campione (48%) da almeno 5 anni. Il 54% degli intervistati ha detto di occuparsi dai 0 agli 11 pazienti al giorno, il 20,6% tra i 12 e i 16, il 25.4% tra i 17 e i 22 pazienti.
Il lavoro notturno coinvolge tutti. Il 33,3% ha dichiarato di fare fino a 3 turni di notte al mese, il 25,5% da 4 a 5, il 10, 8% tra 6 e 7, e il 5% più di 8 turni. Quasi un terzo (33 %) svolge attività clinica dopo il turno notturno, e quasi il 40% effettua tra le 150 e oltre 250 ore di straordinario l’anno.
Il 65,5% dei medici non riesce a mangiare con regolarità
Il poco tempo a disposizione sottrae ai medici anche la pausa pranzo: il 65,5% del campione non riesce a pranzare con regolarità, mentre il 54,8% non riesce ad effettuare sport per mancanza di tempo e per il 77,5% la propria vita privata viene condizionata negativamente dal lavoro.
Quasi il 40% dei medici effettua tra le 150 e oltre 250 ore di straordinario l’anno. Un quadro che ha delle conseguenze sullo stato di salute dei medici italiani: il 41% è affetto da malattie cardiovascolari e patologie metaboliche accertate o sospette, il 40% ha disturbi del sonno.
