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I segreti di Apple Music tra “bassa qualità” e catalogo limitato

Apple Music

Apple ha scelto di puntare forte sullo streaming dopo aver dominato il mercato della musica digitale con i download tradizionali. Al WWDC 2015, evento dedicato agli sviluppatori, Cupertino ha messo in mostra il nuovo servizio Apple Music realizzato in collaborazione con Beats, società acquistata lo scorso anno per 3 miliardi di dollari.

Una soluzione integrata (ma disponibile anche su Android da questo autunno), con una radio attiva 24 ore su 24 e con un servizio, Connect, che mette in comunicazione gli artisti con i fan. Sono questi i punti di forza di Apple Music ma ci sono altre particolarità che l’azienda californiana non ha chiarito durante il keynote. Ad esempio, non ha specificato che i brani riprodotti in streaming avranno un bit rate di 256 Kbps. La concorrenza, come Spotify, offre una qualità di riproduzione pari a 320 Kbps. Va specificato però che la qualità offerta da Apple è su base AAC, standard che a 256 Kbps dovrebbe rendere come i 320kbps in formato MP3 dei competitor (o addirittura meglio).

Apple Music

Secondo quanto riporta The Verge, il servizio per la musica in streaming di Apple non sarà in grado di mettere a disposizione l’intero catalogo di iTunes. Contrariamente a quanto scritto da Cupertino nella sua FAQApple Music non offrirà la riproduzione in streaming di alcuni brani, come quelli dei Beatles.

Mentre gli utenti hanno risposto positivamente al passaggio dagli acquisti tradizionali (o download illegale) allo streaming, le case discografiche monitorano con sospetto servizi come Spotify. Alcuni artisti di fama internazionale, come Taylor Swift, hanno deciso di eliminare i loro brani dai cataloghi in streaming per colpa degli abbonamenti a costo zero.

Apple Music non offrirà un abbonamento gratuito (se non per il periodo di prova di 3 mesi). Questo significa che i brani degli artisti che hanno boicottato Spotify saranno presenti all’interno del catalogo in streaming di Apple. Una cosa è certa, Cupertino offrirà in streaming oltre 30 milioni di brani, gli stessi di Spotify.

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