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Durex: una tecnologia rivoluzionaria per l’intimità di coppia

Smartphonizzati, zombie digitali, abbronzatura da schermo. Questi sono solo alcuni degli appellativi usati per descrivere una dipendenza che oggi fa sempre più paura: l’uso smodato della tecnologia che rovina la nostra intimità. Durex, da sempre impegnato nel migliorare il rapporto di coppia con idee creative e divertenti, ha lanciato la campagna sociale #Connect per combattere il problema. Con intelligenza e un risvolto ironico, senza però pendere di vista il problema, l’agenzia pubblicitaria Havas WW London ha creato un filmato-documentario dove si intervistavano coppie di diversi tipi e nazionalità accomunate da uno dei problemi più discussi dei giorni nostri, cioè il bisogno di essere sempre connessi.

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Quindi hanno promesso loro di rivelare una nuova rivoluzionaria tecnologia per migliorare l’intimità di coppia. L’idea del team Durex è stata davvero innovativa, quanto banale. Funziona con tutti i dispositivi ed è gratuita. Avete già capito qual’è? Guardatevi il video e capirete.

https://www.youtube.com/watch?v=O925jNVmpOQ

Non stasera amore, sto massaggiando…

Esatto, il trucco è tutto lì, semplice e banale: spegnere il telefono e accedere la passione della coppia, come uno slogan della Durexlabs (divisione di ricerca per lo studio delle tecnologie digitali in ambito sessuale). Fuori casa o sotto le lenzuola smartphone, tablet e laptop devo essere usati con parsimonia e per favorire una relazione più genuina e gratificante. Nel letto però la nostra amata tecnologia, i nostri cari smartphone e i fantastici tablet devono deve essere lasciati sul comodino, da parte, al fine di migliorare la vera comunicazione tra i partner. Un concetto che non si ferma solo alla vita sessuale ma ormai può essere esteso a una società sempre più dipendete dalle tecnologie mobili, dove tutti sono connessi seppur divisi da un velo digitale. Infatti una cosa è l’aiuto che le tecnologie digitali e mobile possono darci nel comunicare quotidiano, farci sentire più vicini i nostri cari e poter essere connessi senza più barriere, ma un’altra è permettere che invadano e rovinino la nostra vita sessuale nel momento in cui le portiamo non riusciamo a separarcene, neanche a letto. E non mancano certo gli argomenti a sostegno di questa tesi. Una ricerca della Durham University, condotta a febbraio 2015, ha raccolto le testimonianze di 15 coppie (18-55 anni) scoprendo che la formula “sempre connessi” anche a letto ha ridotto del 20% l’attività sessuale rispetto al 2000. Oltretutto il 53% del campione si ritiene insoddisfatto della propria vita sessuale. Facebook, WhatsApp e le app sportive sono al primo posto nella classifica dei principali nemici tecnologici dell’intimità di coppia. Proprio questi risultati hanno ispirato la campagna istituzionale #Connect di Durex.

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Susie Lee, CEO di Siren Mobile, chiamata come esperta e guida della campagna di Durex per responsabilizzare le coppie ad una vita sessuale più tech-free, avverte che la tecnologia non potrà mai sostituire completamente l’interazione umana: “La vera chimica viene da intimità -dice la Lee- quindi nonostante la nostra amata tecnologia abbia certo migliorato la nostra vita, permettendoci di ristabilire il contatto con vecchi amici o di raggiungere i gruppi sociali più ampi e conoscere nuove persone, dobbiamo anche riconoscere i momenti e i luoghi dove l’uso dei social network tempi non arricchisce o implementa la nostra esperienza. Abbiamo davvero un grande bisogno di imparare a concentrarsi sull’altro in camera da letto, piuttosto che sul nostro smartphone o tablet.”

Parole sante, aggiungerei, quella della Lee. Una necessità critica, quella di essere connessi ovunque, che purtroppo non conosce confini, etnie, religioni, tendenze o geografie, e che anche qui in Italia – da sempre popolo di amanti passionali – è più grave di quanto si pensi.

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“Lo strumento tecnologico rappresenta dunque il terzo incomodo, un amante invisibile, vero e proprio killer della passione e dell’interesse erotico. Il 30% degli uomini italiani posticipa il momento di coricarsi in quanto impegnati su mouse e tastiere del proprio PC, tablet o smartphone, mentre il 43% delle donne non si separa dal telefonino nemmeno sotto le lenzuola. Non è dunque un caso che il 35% delle femmine e il 29% dei maschi italiani giudichi insoddisfacente la propria vita intima”.

Ribadisce la dott.ssa Laura Rivolta, psicologa e psicoterapeuta specializzata in Sessuologia Clinica e in Terapia Sistematica Relazionale: “La tecnologia può comunque aiutare a migliorare la vita di coppia se “indottrinata” alla giusta maniera. Lo dimostra sempre Durex, ormai maestro nella comunicazione utile ed efficace su temi sensibili, con un’altra grande campagna chiamata #TurnOffToTurnOn, che invita ad un uso più responsabile delle tecnologie digitali”. Un gioco, una sfida che si lanciano i partner a non utilizzare lo smartphone quanto più a lungo possibile. Basta scaricare l’applicazione e premendo sul pulsante dell’app ci si disconnette da tutte le interferenze dello smartphone per connetterli invece col partner e riaccendere la passione. La speranza è che diventi un impegno quotidiano.

E voi? Non pensate di usare troppo i vostri cari device, magari anche a letto? In fondo basta poco.

Stay #Connect, responsibility.

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