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ANALISI – Juventus, il momento della verità

La Juventus non sbaglia due volte di seguito, lancia il suo messaggio al campionato e accende immediatamente la modalità Champions League.

Per la classifica, per il morale, per i tifosi i tre punti sono l’unica cosa che conta: in un momento in cui la squadra sembra in forte difficoltà non può esserci medicina migliore di una vittoria, soprattutto per prepararsi senza rimorsi alla sfida con il Borussia. Per quanto il risultato possa essere rassicurante, non possiamo dire altrettanto a riguardo della prestazione.

La Juve appare ancora stanca, soprattutto nel finale, forse a causa del grande lavoro di allenamento fatto nei giorni scorsi, forse perchè la testa volava già verso un altro pre-partita. La Juventus ha condotto il gioco, ma l’Atalanta ha difeso in undici, senza lasciare spazio ai bianconeri. Ennesima dimostrazione di un periodo di calo in cui si gioca un pò più in confusione, e in cui il singolo sta peccando di superficialità e svogliatezza partecipando con minor sacrificio alla manovra. Ennesima dimostrazione di resistenza, visto che la difesa sta di nuovo facendo gli straordinari e visto che la Juve rimonta, anche in questo caso, ma senza scivolare. E’una partita questa che diventa simbolo di un crocevia, di un momento in cui sono ormai possibili solo due strade: quella della consacrazione di una stagione che ancora mantiene aperti tutti gli obiettivi, quella della definitiva crisi cui potrebbero portare i fallimenti nei prossimi appuntamenti.

E’ una partita che continua a dividere gli spettatori: gli speranzosi che pensano che le ultime prestazioni negative siano dovute solo al fatto che l’avvicinamento della sfida di Champions stia condizionando più del dovuto la concentrazione in campionato, e dall’atra parte gli scettici, preoccupati che questo momento di flessione possa significare l’inizio di un periodo problematico più lungo. Inevitabile il confronto con l’avversario più vicino: la discesa della Juventus sembra pericolosamente coincidere con la ripresa dei gialloneri. Anche se guardando alla prestazione dei tedeschi al di fuori del loro campionato, i timori erano fondati già prima del loro attuale momento di ascesa. Forse davvero entrambe le squadre stanno aspettando questa sfida per mostrare la loro vera identità, e per proseguire il loro cammino in un senso o nell’altro.

La vittoria di ieri sera resta comunque una vittoria importante per la Juventus, in un momento della stagione delicatissimo che prosegue con luci ed ombre. Gli ultimi due mesi non dicono molto di buono: squadra involuta, mancante di gioco, che raccoglie punti grazie alle invenzioni dei singoli, con una difesa che prende goal più frequentemente. Al tempo stesso però, la squadra è ancora competitiva in tutti gli obiettivi stagionali, e nonostante la mancanza di brillantezza del gioco, si rende ancora superiore per resistenza e determinazione.

Le ombre si allungano, quanto più si avvicina la sfida di martedì sera, le luci però continuano a brillare, soprattutto quando ad accenderle è il tocco del campione: il fuoriclasse è ancora il valore aggiunto. Andrea Pirlo ha suonato la sveglia in un finale di primo tempo che sembrava concludersi con un risicato 1-1. Non segna solo il goal del vantaggio, ma sottolinea ancora una volta il marcato confine tra chi la partita la gioca e chi la decide. In un momento non convincente, il campione fa la differenza, firma il capolavoro, e fa notare a tutti che il bicchiere è mezzo pieno: c’è sempre un asso nella manica. Sì, è vero, il colpo del campione toglie le castagne dal fuoco, nel caso di ieri sera serve a risolvere una partita, ma serve anche a rassicurare a ricordre che quella famose cartucce da sparare sono ancora a disposizione. E soprattutto contro una squadra come il Borussia che continua a lasciare molti spazi a centrocampo l’imprevedibilità dei tiri da fuori sembra una vera arma in più, e la Juventus ha dimostrato di avere alcuni dei migliori tiratori scelti. Martedì ci si aspetta la vera Juve, quella dell’approdo agli ottavi, dell’allungo in campionato, ci si aspetta il ritorno del guerriero Vidal, e delle giocate vincenti di Pogba. Aspetta il popolo bianconero, grazie ad un rassicurante+10, trasferendo nel frattempo, un pò di tensione sul campo di Verona.

Quindi tutti in attesa del martedì da campioni, proprio in un contesto che ci ha sempre insegnato che è giusto godersi lo spettacolo senza aspettarsi niente.

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