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Maratona: Preparazione Fisica e Mentale

Nei diversi articoli pubblicati in precedenza abbiamo toccato le principali tematiche legate al mondo del running, dalle tipologie di allenamento ai test utili a riconoscere i nostri limiti sia fisici che di prestazione (test Conconi e del lattato) con uno sguardo anche agli aspetti motivazionali che ci portano a correre ed ai differenti tipi di infortuni che possono rallentarci.

Ora è giunto il momento di mettere insieme tutte queste informazioni, componendo così un puzzle che ci permetterà nella sua interezza di arrivare a coronare quello che per molti di noi è un sogno e una sfida aperta con il nostro io: correre per 42 Km e 195 metri! E’ bene precisare, come ho già sottolineato più volte in passato, che la maratona è una gara che non può essere improvvisata, perciò è necessario che chi si appresta a correrla abbia già sviluppato una buona base aerobica. Per i neofiti che cominciano a correre o che corrono da qualche mese sarà meglio aspettare fino almeno a sei mesi, addirittura un anno se il soggetto era totalmente sedentario. Anno durante il quale l’aspirante maratoneta dovrà solo abituare il proprio fisico al movimento della corsa ed alla sua fatica, cosa di per sé non facile.

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Detto questo, se consideriamo un runner in buono stato di forma, secondo me bisognerebbe prima di tutto conoscere la sua Velocità di riferimento (Vr) e la soglia anaerobica (vedi test del lattato e test di Conconi), in base alla quale sviluppare tutta una serie di allenamenti mirati al miglioramento e al rafforzamento della propria corsa. Occorre perciò che il podista segua delle specifiche tabelle create a “puntino” da persone esperte e qualificate che possano guidarlo sotto ogni aspetto della preparazione. In aggiunta, secondo me, è utile adottare un regime alimentare più controllato e volto ad incrementare le energie biologiche da bruciare negli allenamenti da svolgere: per esempio non si può pensare di correre bene senza un regolare e cospicuo carico di carboidrati!

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L’aspetto alimentare è molto importante e non va assolutamente sottovalutato, in considerazione del fatto che bisogna avere le energie da spendere per poterle spendere, altrimenti il nostro organismo innescherebbe una spirale negativa per fare fronte a richieste energetiche crescenti a scapito però della nostra salute! Nel prossimo articolo cominceremo a studiare alcuni aspetti delle tabelle di allenamento adattate ad un runner con Vr di 4 minuti e 30 secondi al Km. Restiamo in contatto e nel frattempo continuiamo ad allenarci, i Km da percorrere insieme sono davvero tanti!

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