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Non serve il biscotto, Germania ed USA volano agli ottavi

 

Mondiali Brasile 2014 – Girone G

USA – Germania   0 – 1

 

Usa : Howard – Johnson – Gonzalez – Besler – Beasley – Jones – Beckerman – Bradley – Davis – Zusi – Dempsey   All. Klinsmann

Germania : Neuer – Boateng – Mertesacker – Hummels – Howedes -Lahm – Schweinsteiger – Kroos – Podolski – Ozil – Muller   All. Low

Arbitro : Ravsan Irmatov

Marcatori : 57′ Muller (G)

 

Il girone G si rivela come uno dei più equilibrati di questo mondiale e nel suo epilogo finale regala due match destinati a regalare emozioni, all’estadio Nacional di Brasilia il Portogallo di Cristiano Ronaldo si gioca le ultime residue speranze di passaggio turno contro un Ghana sconvolto dall’esclusione dalla propria rosa di Kevin Prince Boateng e Muntari per problemi comportamentali, entrambe devono sperare che nell’altro match di scena a Recife tra Usa e Germania non avvenga il famoso “biscotto”, un pareggio infatti qualificherebbe entrambe agli ottavi con buona pace di africani e portoghesi.

Le conferenze stampa della vigilia sembrano scongiurare il pericolo di combine tra la compagine Statunitense (allenata dal grande ex del calcio Tedesco Jurgen Klinsmann) e la selezione di Low, in cerca della certezza del primo posto in classifica, utile ad evitare un pericoloso accoppiamento con l’outsider Belgio nel prossimo turno.

La prima frazione di gioco vede due squadre compatte, gli americani sono ben messi in campo e chiudono gli spazi a Muller e compagni, a godere della marcatura stretta sui trequartisti è Boateng, che schierato sulla fascia sinistra è artefice di diverse sgroppate e riesce spesso e volentieri a raggiungere il fondo per il cross. La Germania è padrona del campo, anche se non riesce a legittimare il proprio possesso palla con il gol, l’Usa affida invece le proprie proizioni offensive soprattutto a Zusi, velocissimo e in grado di saltare spesso l’uomo.

Il primo tempo termina zero a zero, la costante pericolosità della Germania non lascia pensare ad una pareggio architettato a dovere ma sarà la seconda frazione a dirci se le due contendenti accederanno agli ottavi a braccetto e se sarà festa sia per Low che per Klinsmann. Nel frattempo il Portogallo chiude i primi 45 minuti in vantaggio sul Ghana 1 a 0, a fare maggiormente paura è però un’eventuale rimonta degli Africani visto che i Lusitani devono recuperare una pesante differenza reti che li vede a meno 4 gol.

Ad inizio ripresa avviene proprio quello che gli Statunitensi non speravano, quasi contemporaneamente il Ghana pareggia i conti con il Portogallo grazie al gol di Gyan e la Germania si porta avanti con Muller, decentrato con l’ingresso in campo di Klose al posto di Podolski, il bomber del Bayern Monanco non si fa pregare e infila Howard raggiungendo Neymar, Messi e Benzema in cima alla classifica caponannonieri con 4 reti.

Al momento l’USA è ancora qualificato ma un’eventuale raddoppio degli Africani stravolgerebbe le carte in tavola estromettendo la selezione di Klinsmann dal mondiale, ci si aspetta quindi un ultima mezz’ora di fuoco se le cose non dovessero cambiare. A rendere però meno deleteri per le coranarie dei tifosi Americani gli ultimi minuti ci pensa il primo gol in questa kermesse di Cristiano Ronaldo, l’attaccante Madrileno brucia Dauda e saluta il Brasile con la consapevolezza che la sua nazionale è ben lontana dall’essere competitiva e che lui da solo non basta per darle risalto e spessore internazionale.

Ormai le due gare volgono al termine e non si aspetta altro che il fischio finale, la Germania conclude al primo posto così come era prevedibile, la sorpresa viene dal secondo posto degli USA, bravi soprattutto ad imporsi nel primo match con il Ghana e ad arginare il Portogallo, contro il quale avrebbero anche meritato di vincere se non fossero incappati in svariati errori nel finale regalando il gol a Varela. Quest’oggi invece si è vista una squadra più rinunciataria, attenta forse più all’esito dell’altro match che al proprio, si denota la mancanza di preparazione a partite così importanti per l’11 Statunitense. Klinsmann però ha saputo plasmare una squadra quadrata e che ha fiducia nei propri mezzi, in cui i giocatori più tecnici si sacrificano comunque per i compagni e in cui spiccano le individualità di gente che ha giocato nei maggiori campionati Europei come Howard, Bradley o Dempsey. All’orizzonte c’è il probabile ottavo contro il Belgio, la parola d’ordine è crederci! Una tra Russia ed Algeria invece non sembrano, francamente, poter impensierire l’11 di Low, capace anche oggi di dominare l’avversario e far valere un tasso tecnico di assoluto livello ed uno strapotere fisico.

 

 

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