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Vuole chiamare il figlio Wikileaks, ma la Germania blocca tutto

In Germania scoppia il caso Wikileaks. No, questa volta Julian Assange non c’entra niente. Il caso è tornato di moda poiché un neo-papà, fanatico di Assange, voleva chiamare suo figlio proprio Wikileaks. L’ufficio preposto ha però stroncato il desiderio di questo papà, respingendo il nome scelto. L’uomo sostiene che l’ufficiale abbia rifiutato il nome perché pensava provenisse da uno show televisivo. Fortunatamente ora il bambino ha un nome decente, ovvero Dako.

Sono tantissimi i nomi vietati in Germania. Infatti, non possono essere utilizzati i vari Miatt, Woodstock e Grammophon. Anche in Italia ci sono nomi che non possono essere utilizzati, come quelli geografici, eccetto Italia, Europa, America e Asia. Nel nostro paese sono vietati anche i nomi ridicoli o vergognosi. Quelli stranieri devono essere espressi in lettere dell’alfabeto italiano, incluse le lettere J, K, X, Y, W.

fonte | Yahoo

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