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FOCUS – Alla scoperta delle avversarie di Napoli, Lazio e Fiorentina in Europa League

Dopo i sorteggi di Champions di ieri, l’urna di Europa League si è rivelata in parte magnanima con le italiane impegnate nella competizione. Lazio, Napoli e Fiorentina evitano le avversarie peggiori, rappresentate da Liverpool, Borussia Dortmund e Tottenham. Il Napoli in prima fascia è stata situata nel girone D, in compagnia di Club Brugge, i polacchi del Legia Varsavia e i danesi del Midtjylland. La Lazio, nell’urna di seconda fascia, fa parte del gruppo G con i finalisti della scorsa edizione del Dnipro, i francesi del Saint-Etienne e il Rosenborg.

La Fiorentina, anch’essa posta in seconda fascia, ha pescato il Basilea, il Lech Poznan e i portoghesi del Belenenses, e si trova nel gruppo I. Viola e biancocelesti hanno pescato forse le squadre più abbordabili di prima fascia, ma avranno trasferte difficili in Polonia e Ucraina. Stesso discorso per il Napoli, che dovrà sobbarcarsi lunghi viaggi in Danimarca e Belgio.

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I tifosi del Legia Varsavia, vero e proprio dodicesimo uomo in campo

Napoli, avversari da non sottovalutare – I partenopei si trovano contro squadre non impossibili da battere, ma con tifoserie caldissime e trasferte proibitive. Ne è un esempio il Legia Varsavia, squadra polacca arrivata ai gironi dopo tre turni di qualificazione. Ex avversaria della Lazio due stagioni fa, fa del suo punto di forza la tifoseria, vero dodicesimo uomo in campo. Viene da un’eliminazione nei sedicesimi di finale lo scorso anno per mano dell’Ajax, dopo aver concluso il girone quasi a punteggio pieno. In bacheca i polacchi possono contare 10 campionati di Polonia e 17 coppe nazionali, l’ultima delle quali vinta a maggio. In rosa non ci sono grandi nomi, ma il collettivo, la tifoseria conosciuta anche per episodi di violenza e la trasferta in Polonia, la inseriscono di diritto in corsa per la qualificazione. Avversario ostico per il Napoli è anche il Club Brugge, storica squadra belga arrivata fino ai quarti lo scorso anno in Europa League. Eliminata nei playoff di Champions dal Manchester United, in rosa può contare su ottimi giovani che si sono fatti valere proprio nella scorsa edizione del torneo, come Bolingoli-Mbombo, Izquierdo e il brasiliano Felipe Gedoz. La vera forza del Brugge però è l’allenatore Michel Preud’homme, che è riuscito a far giocare la squadra con ripartenze e contropiedi micidiali, sfruttando al massimo anche i calci piazzati battuti dallo specialista Rafaelov. L’ultimo dei 13 campionati nazionali vinti risale alla stagione 2004/05. Completa il quadro il Midtjylland, squadra danese che ha eliminato a sorpresa nei playoff gli inglesi del Southampton. Sulla carta è la squadra cuscinetto del girone, ma la trasferta in Danimarca rende tutto più difficile. Ha grande esperienza europea, e conta presenze illustri anche in Champions, dalla quale è stata eliminata nel terzo turno quest anno dall’APOEL. Hanno conquistato il loro primo titolo nazionale nella scorsa stagione, e fanno affidamento sull’ex Kuban e nazionale costaricano Ureña.

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La Dnipro Arena: un vero e proprio fortino

Lazio, pericolo trasferte – Lazio che evita Borussia e Tottenham, ma incappa nel Dnipro. Gli ucraini esprimono un ottimo gioco e da anni arrivano in fondo in Europa League. Sono i finalisti della scorsa edizione, affossati dal Siviglia di Bacca dopo essere passati addirittura in vantaggio con il bomber Kalinic, ora alla Fiorentina. La trasferta è scomodissima soprattutto in inverno e il loro fortino è la Dnipro Arena, in cui hanno fatto vittime illustri. Una di queste è il Napoli, che in due partite in Ucraina ha sempre perso. Il loro punto di forza è la difesa decisa e le ripartenze veloci del brasiliano Matheus e dell’attaccante Seleznyov. Nel reparto arretrato c’è l’ex Barcellona Chygrynskiy, mentre il capitano è il nazionale ucraino Rotan. Il palmarès conta 2 campionati sovietici e 4 coppe nazionali, ma è una squadra in crescita che ha grandissime chance di passare ai sedicesimi. La terza squadra del girone è il Saint-Etienne. I francesi con il quinto posto dello scorso anno, si sono qualificati per il terzo turno preliminare, ed hanno eliminato Targu e Milsami. La tifoseria è conosciuta come una delle più numerose di Francia, e giocano le partite casalinghe nello Stade Geoffroy-Guichard. È la squadra più titolata del calcio francese, avendo vinto 10 campionati, 6 Coppe di Francia, 1 Coppa di Lega e 5 Supercoppe francesi. In ambito internazionale il miglior risultato è il raggiungimento della finale di Coppa Campioni nel 1975-76, persa contro il Bayern Monaco. Trasferta sicuramente più semplice, ma non si può dire altrettanto sul valore della squadra, che presenta in rosa l’ex obiettivo biancoceleste Bahebeck, il giovane Maupay e il centrocampista Lemoine. Da segnalare la presenza del nazionale francese Ruffier in porta e del fratello maggiore di Pogba, Florentin. Il girone viene completato dai norvegesi del Rosenborg. Altra trasferta proibitiva per la Lazio, che si troverà davanti una squadra giovane e con già una buona esperienza europea. Ben 22 titoli nazionali per una squadra che fa affidamento sull’ex Schalke e Lecce, Reginiussen. Si è qualificata eliminando lo Steaua Bucarest, non di certo una squadra qualsiasi. Lazio che dovrà fare attenzione alla voglia dei norvegesi di sovvertire ogni pronostico, provando a trovare i sedicesimi.

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Walter Samuel, l’ex muro di Roma e Inter, guida la difesa del Basilea

Gruppo equilibrato per i viola – La Fiorentina trova nel gruppo I gli svizzeri del Basilea. Trasferta agevole, se non fosse che la squadra di Fischer è campione nazionale in carica e vanta esperienze in semifinale di Europa League e negli ottavi di Champions League. Arriva dall’eliminazione nei playoff di Champions da parte del Maccabi Tel Aviv, dopo essere passata contro il Lech Poznan. Basilea famoso per aver lanciato nel calcio che conta giocatori come Salah e Shaqiri, e che fa della velocità sulle fasce il proprio diktat. In rosa hanno nomi del calibro di Bjarnason, ex Pescara e Kuzmanovic, ex Inter. L’ossatura della squadra è composta dal portiere Vaclik, dal Muro Walter Samuel, e da Gashi ed Embolo, cercato da tutti i top club europei. È uno dei club più titolati di Svizzera, nonché seconda società per titoli nazionali vinti (18). Fiorentina che dovrà però compiere un viaggio in Polonia per affrontare il Lech Poznan, arrivato in Europa League eliminato proprio dal Basilea nel terzo turno di Champions. La squadra polacca divenne famosa in Italia nel 2011, quando riuscì ad estromettere la Juve dall’Europa su un campo casalingo totalmente ghiacciato. È proprio la trasferta la principale insidia per i viola. Il calciatore più rappresentativo della squadra è l’ala della nazionale polacca Pawłowski. In bacheca possono contare 7 campionati polacchi e 10 coppe. La squadra di quarta fascia del girone è il Belenenses. La trasferta in Portogallo non dovrebbe essere un problema, ma i portoghesi faranno affidamento sull’entusiasmo della qualificazione in Europa. La squadra di Lisbona ha vinto in totale solo 1 campionato, e non ha molta esperienza in campo internazionale. La rosa è costituita da buoni giocatori come il trequartista Tiago Silva, l’ex Genoa Pelè e il difensore ex Siena e Parma Gonçalo Brandão. Ha ottenuto la qualificazione nei playoff di Europa League contro l’Altach.

Sulla carta le nostre tre squadre non sono inferiori a nessuno, anche se fra turnover, lunghi viaggi e la brutta abitudine di sottovalutare la competizione, i rischi sono sempre dietro l’angolo.

Europa League: sorteggi complicati per le tre italiane, evitati però Liverpool e Dortmund – OverPress

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