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Un post della figlia costa al padre 80.000 dollari

Oggi possiamo tranquillamente dire che la maggior parte delle persone che utilizzano i social network sono consapevoli delle cose che pubblicano, coscienti del fatto che tutto quello che pubblicano è visibile in rete. A quanto pare però non è così e tra i vari aggiornamenti condivisi su Facebook troviamo quello di una studentessa americana, che è costato molto caro al padre.

Il post incriminato pare sia costato al padre di Dana Snay la bellezza di 80.000 dollari, per aver pubblicato una notizia che non andava assolutamente condivisa. Ma vediamo di capire il motivo di questa cifra enorme. Patrick Snay, il padre di Dana, aveva citato in giudizio la scuola perché non gli erano stati pagati 10.000 dollari in stipendi arretrati.

Raggiunto l’accordo per il pagamento dei 10.000 dollari aveva ottenuto un risarcimento di 80.000 e era stato imposto al signor Snay di mantentere la totale riservatezza sull’accaduto, questo significava che non poteva dire tutto questo neanche alla sua famiglia. Andando contro l’accordo ha invece deciso di farlo comunque, sostenendo inoltre che la scuola a causa della sua querela scaricava tutte la figlia provocandole problemi psichiatrici.

Dopo aver appreso la vittoria del padre, Dana Snay ha subito postato su Facebook: mamma e papà Snay hanno vinto la causa contro Gulliver. Gulliver mi pagherà la vacanza in Europa questa estate. L’aggiornamento della ragazza è stato quasi subito individuato dalla scuola così da constatare che c’era stata una violazione dell’accordo raggiunto con il padre. Secondo la corte d’appello Snay aveva violato l’accordo facendo esattamente quello che aveva promesso di non fare e poi, a causa di un post della figlia perdere gli 80.000 dollari di risarcimento.

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