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Facebook saprà di chi è la foto scattata

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Presto Facebook potrà avere a disposizione un nuovo strumento per sapere qualcosa in più di noi. Come? Semplice: attraverso la fotocamera del nostro smartphone. Secondo un nuovo brevetto denominato image fingerprinting, richiesto dal social network nel mese di gennaio e classificato come US 20150124107, Facebook richiede l’omologazione di un procedimento che, sfruttando la fotocamera e di conseguenza la foto scattata, riconosce chi ha scattato la foto, anche se l’immagine è stata caricata da un altro profilo.

Attraverso un’analisi, Facebook spiega che il nuovo brevetto sarà utilizzato principalmente per ottenere informazioni utili, per suggerire all’utente nuovi amici, nuovi gruppi o nuovi eventi in base agli interessi e alle amicizie, ma anche per individuare eventuali account falsi.

Un nuovo sistema permetterà di risalire al proprietario di una foto

Una foto scattata – spiega Facebook – contiene diverse informazioni che permettono di sapere quale fotocamera è stata utilizzata insieme a una serie di dati che vanno a identificare l’immagine. Tramite le associazioni tra utenti e le fotocamere e le varie azioni effettuate come il ​​caricamento, i tag, sarà possibile sapere quale fotocamera ha scattato quella determinata foto. Queste associazioni – continua il social – verranno utilizzate per migliorare il sistema di social networking, per esempio, consigliando nuove connessioni, un evento o gruppo. Grazie a questo potremo individuare gli account multipli di creati dallo stesso utente, rilevando quelli falsi.

Attualmente gli utenti di Facebook possono rimuovere i dati dalle immagini prima di caricarle, ma secondo quanto spiegato dal social il nuovo sistema di identificazione otterrà comunque le informazioni necessarie direttamente dai sensori della fotocamera e altri attributi fisici come la lente, i dati di fabbricazione dei componenti e dai pixel difettosi, dati insomma che l’utente non può cancellare. Una tecnologia che analizzerebbe a fondo le nostre immagini, ma che potrebbe anche essere sfruttato, visti i problemi di diritti d’autore, diffusi oggi su Facebook, per sapere chi sia il vero proprietario di quella foto.

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