Silicon Valley: la landa dei sogni, dove qualunque idea può diventare un’idea vincente. In una parola il regno delle startup. Ma chi dice che solo a Silicon Valley ci sono idee grandiose? Anche l’Italia, infatti, vanta grandi talenti in questo campo e ha confermarlo è la lista delle 11 migliori startup italiane, stilata dal sito di economia Business Insider. Molte sono giovanissime mentre altre, come Arduino e YOOX, sono ormai aziende avviate ma rimangono un monito al business di successo. Chissà che qualcuna non vi sia d’ispirazione.
BeMyEye

Circle Garage

MoneyFarm

GiPStech

Stereomood
Stereomood è stata fondata a Milano nel 2008. Oggi è diventata sia un sito che un’app per ascoltare musica in streaming. Il meccanismo di base permette agli utenti di ricevere il tipo di musica adatto in base all’umore segnalato. Stereomood è un grande progetto tutto italiano che sopravvive principalmente con le donazioni dei suoi utenti. Quindi sostenetelo se lo usate, e se non lo usate vi consiglio proprio di farlo!
Pathflow
PathFlow è un servizio di marketing per i negozi che vogliono conoscere più precisamente il comportamento dei loro clienti. Pathflow usa le telecamere di sorveglianza del negozio per tracciare i movimenti dei clienti, i flussi di entrata e uscita, e in generale i loro comportamenti. I dati raccolti dalle telecamere vengono incrociati con quelli delle vendite locali per tracciare un comportamento più dettagliato della clientela. Per il momento non è ancora disponibile sul mercato ma è in prova in alcuni negozi in Italia. Sicuramente una risorsa importante per i team di marketing per essere più efficienti e mirati nelle loro azioni promozionali.
AppsBuilder
AppsBuilder nasce nel 2010 a Milano, si trasforma in startup di successo e, adesso, apre anche un altro ufficio a Catania. In pratica AppsBuilder permette di costruire applicazioni senza conoscere nulla di programmazione. Infatti è AppsBuilder a fornite una serre di modelli base (grafica, funzionalità ecc..) modellabili secondo le esigenze di personalizzazione dell’utente. Tutto senza conoscere una sola riga del linguaggio di programmazione. Ogni applicazione creata costa 49 euro al mese e AppsBuilder ha anche un periodo di prova gratuito di due settimane.
MusiXmatch
Chi non ha mai usato il database n°1 per i testi delle canzoni? Grandi passi sono stati fatti da quando Musixmatch venne ideato nel 2010 a Bologna e trasformato poi in startup di successo. Oggi, infatti, ha più di 30 milioni di utenti e possiede testi in 38 lingue diverse. Il funzionamento, per chi non l’avesse ancora provato (e consiglio caldamente ai musicisti di farlo), è semplice: digitando il nome dell’autore o il titolo della canzone si viene reindirizzati al testo, si sceglie la lingua, e per ogni lingua viene segnalata in percentuale quanta parte del testo è stata tradotta. MusiXmatch, oltre che il sito, ha anche un’app che permette di visualizzare i testi alla canzone che si sta ascoltando sullo smartphone. La stessa azienda che ha sviluppato MusiXmatch ha sviluppato anche Clip, un’app per iPhone che permette di scegliere una canzone, selezionare il punto in cui farla partire e registrare un video con quella musica in sottofondo. Simpatico no?
Arduino
Salendo sul podio i nomi diventano inevitabilmente più noti. Arduino è la famosissima azienda che permette di creare computer fai-da-te in miniatura. È nata nel 2005 da un gruppo di studenti che erano soliti ritrovarsi al bar Arduino (a Ivrea, Torino) da cui la società prende il nome. Arduino ha lanciato molti anni fa sul mercato l’idea di vendere sia componenti hardware/software per creare un dispositivo totalmente personalizzato, con infinite modalità d’uso e un software “opensource”, cioè aperto e migliorabile da tutti. Da lì poi anche la proposta di vendere device pre-assemblati più elaborati.
Iubenda
Un secondo posto meritato per Iubenda, una startup nata nel 2011 che fornisce “Privacy Policy” online, cioè quei contratti noiosi e scritti in linguaggio legale che tutti accettiamo senza leggere. Da qui la ragione del suo successo: una domanda costante e duratura sul web, specialmente in Italia dopo la nuova legge sui cookie. Infatti le “Privacy Policy”, o politiche di privacy, differiscono in base alle leggi dei singoli paesi e al tipo di servizio che viene fornito, ma sono sempre necessarie per la privacy degli utenti sul web. Iubenda va incontro a questo bisogno per siti e applicazioni. Richiedere il servizio di “Privacy Policy” è facile e veloce: basta indicare in quale paese si opera e il tipo di app o sito. Non c’è bisogno di nessuna competenza legale perché garantisce tutto la serietà del team Iubenda, ormai leader di servizio in Italia.
1YOOX
Signori e signori, il vincitore. Seppur il nome, che si pronuncia “Yux”, nasconda radici asiatiche, l’azienda è ormai l’e-commerce di abbigliamento n°1 in Italia. Fondato da Federico Marchetti nel 2000 a Bologna, oggi Yoox conta sedi in USA, Giappone, Francia, Spagna, Cina e Hong Kong, con un fatturato annuo di 455 milioni di euro (dati 2013) e 713 dipendenti in tutto. La sua crescita è stata tale che pochi anni dopo ha acquistato “Net-a-porter”, altro sito di abbigliamento famosissimo. Lo shop online di YOOX è disponibile in più di 100 paesi e propone un’ampia selezione di capi d’abbigliamento, scarpe, borse e accessori firmati dai migliori designer italiani e internazionali.






