Questo famoso modo dire italiano si riferisce a chi prova pentimento per una situazione che in realtà gli ha procurato piacere o per cui prova indifferenza. Ma perchè i coccodrilli piangono?
Questa espressione deriva dal fatto che i coccodrilli, una volta divorate le loro prede, verserebbero lacrime di dispiacere. Si pensa, però, che questo modo di dire abbia origini differenti, infatti nel XIII secolo si diffuse l’opinione che a versare lacrime di pentimento fosse la femmina di coccodrillo, dopo aver mangiato i suoi cuccioli appena nati. Questa vicenda venne addirittua riportata in un passo dell’Otello di Shakespeare: “Demonio, sì, demonio! Se la terra potesse partorire fecondata da lacrime di femmina, ogni goccia sarebbe un coccodrillo.”
La spiegazione della leggenda ce la fornisce in realtà la scienza, infatti i coccodrilli “piangono” per una questione fisiologica. Le lacrime che i coccodrilli versano, infatti, sembrano avere la funzione di ripulire il bulbo oculare e di espellere i sali minerali che i coccodrilli accumulano nell’organismo. Insieme agli escrementi questo è l’unico modo per i coccodrilli di espellere i minerali.
Le madri, inoltre, dopo la schiusa delle uova deposte sulla terra ferma, traposrta i cuccioli in acqua attrraverso la bocca, e in quest’operazione aumenta l’intensità delle lacrime.
Il mito del coccodrillo frignone, però si è ormai consolidato tanto da diventare un detto popolare non solo nella nostra, ma anche in altre numerose lingue.
fonte | Wikipedia