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Le tendenze del betting digitale: utenti ibridi e strategie multicanale

Foto di cottonbro da Pexels

L’impatto del digitale e la sua estensione a macchia d’olio tra tutte le fasce della popolazione italiana, dai millennials alle vecchie generazioni, si è consolidato nell’ultimo biennio, data la spinta dell’e-commerce e lo slancio dei servizi online, a cui si è fatto massiccio ricorso specie in piena emergenza pandemica, con un boom del 78 per cento di crescita nel 2021.

Questa premessa è fondamentale per capire quale sia stata la risposta delle imprese dei vari settori principalmente coinvolti da tale tendenza, che hanno dovuto fare i conti con nuove visioni e strategie aziendali capaci di intercettare un’utenza sempre più digitalizzata.

Uno di questi è il mondo delle scommesse, una fetta del gioco pubblico che, da due anni a questa parte, sta vivendo una fase di transizione importante, in cui si è imposto in modo evidente il betting a distanza, con un’incidenza tale che ha reso necessaria un’analisi e una ricognizione strategica da parte degli operatori del settore, i quali si sono trovati di fronte a un nuovo tipo di utente, sempre più “ibrido” e versatile, in grado di muoversi agevolmente tra fisico e digitale.

Se si analizza l’andamento dei dati ufficiali ADM elaborati da Agimeg, con una retrospettiva al 2020, si nota una spesa nelle piattaforme legali online di scommesse pari a 997,7 milioni di euro, in aumento del 37,5 per cento sull’anno pre-pandemia, ovvero quando le sale fisiche non erano ancora soggette a chiusure e restrizioni. E ancora, i dati Agipronews – sempre su fonte ADM – parlano di un ulteriore calo delle agenzie terrestri nei primi 10 mesi del 2021, con una raccolta di 1,3 miliardi di euro (meno 50 per cento).

Questa significativa comparazione tra betting fisico e online mette in risalto – lockdown a parte – una forte tenuta delle piattaforme digitali, a sua volta determinata dalle azioni strategiche dei concessionari sul web dal versante dell’offerta.

Il palinsesto e la varietà di discipline su cui scommettere si è infatti ampliato a ventaglio, con l’inclusione di alcuni sport di ultima tendenza come il padel e il curling; allo stesso modo le formule promozionali si sono estese e diversificate, tra bonus riservati a eventi speciali, come i Giochi Olimpici, e bonus senza deposito immediato, ovvero quelli tramite cui l’operatore mette a disposizione un credito virtuale da spendere in alcune puntate senza aprire un conto, e che, di fatto, insieme ai pacchetti di benvenuto, rappresentano un’attrattiva per nuovi potenziali iscritti.

I passi in avanti verso la multicanalità e l’interattività delle piattaforme di scommesse includono anche l’integrazione della tecnologia del live streaming, specialmente per sport seguitissimi come il calcio, ma anche la pubblicazione di statistiche e classifiche aggiornate sulle ultime partite e sui campionati.

Non è un caso, dunque, che, seguendo le crescenti intese e partnership tra operatori, oppure tra concessionari e sviluppatori, anche alcune grandi aziende di fama internazionale finora estranee al settore stiano aprendo la propria visione d’impresa al mondo del betting: tra gli ultimi, a quanto pare, ci sarebbe anche Yahoo!, intenzionata a unafusione della piattaforma Yahoo Sports con un bookmaker già attivo e solido, non ancora reso noto e ufficializzato, ma su cui è già scattato il “toto nome”.

La volata del digitale, visto che si parla di multichannel, non va tradotta però in una complementare battuta d’arresto per le agenzie fisiche che anzi, in una prospettiva di integrazione – e nel quadro più generale del riordino del settore – potrebbero trarre vantaggio proprio dalla stessa tecnologia, venendo incontro a un tipo di utente “ibrido”: questa è la visione di alcuni operatori, che condensata nelle parole dell’Ad di Lottomatica, Guglielmo Angelozzi, vede unirsi la possibilità del “contatto fisico” insieme alla “comodità dell’online”.

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