Ancora una vittoria, la ventunesima in stagione, la quinta consecutiva. Il Leicester continua a volare, ed è sempre più vicino al titolo, a pochi chilometri dal traguardo più ambito della centenaria storia della squadra delle Midlands. Anche il Sunderland è stato messo al tappeto, nonostante una situazione di classifica difficilissima, che ha costretto gli uomini di Allardyce a giocare alla morte, per tenere vive le poche speranze di salvezza. Dopo un primo tempo intenso ma con poche emozioni, anche se entrambe hanno protestato, giustamente, per un rigore non concesso, nella ripresa è uscita la squadra di Ranieri, complice la stanchezza dei padroni di casa, spompati dopo un’ora di arrembaggio. La chiave del match l’ha trovata Vardy, che su un perfetto lancio di Drinkwater si è bevuto in velocità Kaboul, incrociando poi sul palo lontano e facendo esplodere la gioia dei tifosi delle foxes; il resto è stata pura sofferenza, con il Sunderland generosamente in avanti ma che ha fallito con Rodwell l’incredibile occasione del pareggio. E così, a pochi secondi dal termine, ancora l’attaccante della nazionale inglese si è involato tutto solo nella metà campo avversaria, e dopo aver aggirato Mannone ha depositato in rete la ventunesima perla della sua fantastica stagione. Al fischio finale Ranieri non è riuscito a trattenere la commozione, vuoi per la matematica qualificazione alla prossima Champions, ma soprattutto perché, con quindici punti ancora in palio e ben sette di vantaggio da gestire, le volpi sono veramente ad un passo dal miracolo.
Se il campionato non si può ancora considerare chiuso il merito è tutto del Tottenham, anch’esso autore di una stagione straordinaria, impreziosita dalla splendida affermazione di ieri contro il Manchester United, demolito in soli sei minuti da Kane e compagni: dopo un primo tempo senza gol infatti, gli spurs hanno aperto e chiuso le marcature in una manciata di minuti, andando a bersaglio con Alli, Alderweireld e Lamela, conquistando tre punti fondamentali sia per tenere vive le speranze di titolo che per mettere al sicuro il secondo posto. Onore a Pochettino, che dopo una stagione di ambientamento ha costruito una delle squadre che gioca il miglior calcio in Europa. Bocciato invece, forse in maniera definitiva, lo United di Van Gaal, che rischia di aver perso il treno per il quarto posto.
A year on, and @LCFC are guaranteed a top-four spot… pic.twitter.com/nBOoheGGJ9
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Dietro le due battistrada perde terreno l’Arsenal, fermato dal West Ham in un pirotecnico derby di Londra: al Boleyn Ground, che vede sempre più vicina la sua ultima partita, è finita 3-3, con i padroni di casa trascinati da un magnifico Andy Carroll, schierato un po’ a sorpresa da Bilic e autore di tutte le reti degli irons; il pari serve a poco, ma certifica la stagione memorabile della squadra dell’est della capitale. Pesante invece lo stop per i gunners, che ora devono guardarsi alle spalle dal ritorno del Manchester City, che vuole a tutti i costi evitare i preliminari di agosto. Citizens che faticano più del dovuto ma alla fine hanno la meglio del WBA, piegato 2-1 nel match dell’Etihad. Ad aprire le marcature, a sorpresa, il gol di Sessegnon, complice un rivedibile posizionamento di Hart. Quando la partita si stava facendo sempre più in salita però gli uomini di Pellegrini sono riusciti a reagire, impattando il match con un rigore trasformato da Aguero, ribaltando poi definitivamente il risultato con il primo gol, al rientro dall’infortunio, del francese Nasri.
The race for the Barclays Golden Boot is hotting up… pic.twitter.com/J5Z41gulra
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Restano in corsa per l’Europa League Liverpool e Southampton, protagoniste di facili vittorie casalinghe: i reds, attesi dal ritorno di Europa League di giovedì contro il Borussia Dortmund, hanno dominato il posticipo domenicale contro lo Stoke, travolto con un secco 4-1; da segnalare, oltre all’ottima prestazione del giovanissimo Ojo, la doppietta del belga Origi, che conferma il proprio straordinario momento di forma. 3-1 invece il punteggio del St Mary’s, con i biancorossi di Koeman che non hanno avuto pietà di un Newcastle sempre più in crisi, al quale l’arrivo di Benitez sembra aver portato tutto fuorchè benefici. Il gol nel finale di Townsend non mitiga la delusione seguita ad un match senza storia, che di fatto condanna i magpies alla retrocessione. Se la speranza è ancora viva è solo per la contemporanea sconfitta del Norwich, che ha fallito un clamoroso match-point andando a perdere sul campo del Crystal Palace, senza vittorie da ormai quattro mesi; il gol decisivo, il primo in stagione, è stato messo a segno da Puncheon.
How good was @AndyTCarroll today? 🎩🎩🎩 #WHUFC pic.twitter.com/M9vg4sT6bG
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A chiudere il quadro tre partite che interessavano squadre senza ormai più obiettivi: il Bournemouth, già in festa per la salvezza conquistata, ha espugnato il campo dell’Aston Villa, che tra una settimana diventerà probabilmente la prima retrocessa della stagione; Watford ed Everton si sono divise la posta, pareggiando 1-1 il match di Vicarage Road, mentre lo Swansea di Guidolin ha battuto il Chelsea di Hiddink grazie ad un gol del solito Sigurdsson, condannando il manager olandese alla prima sconfitta in Premier da quando siede sulla panchina dei blues.
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