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FOCUS Premier League – Il Leicester mette le mani sul campionato, City al 4° posto

Man City

Meno sei. Tante, o poche, sono le giornate che mancano alla fine della stagione di Premier League, e a sole sei partite dal termine il Leicester è ancora lassù, in vetta, con ben sette punti di vantaggio sulla seconda, il Tottenham, a pochi passi dal realizzare un sogno, dal rendere realtà una delle più belle favole calcistiche della storia.

Doveva essere vittoria, è così è stato, anche contro l’ostico Southampton; contro la squadra di Koeman è finita 1-0, così come erano finite le tre precedenti sfide delle foxes. Perché ormai, tra stanchezza, tensione, braccino o in qualunque modo lo si voglia chiamare, il Leicester è stanco, ma nella stanchezza sta trovando la forza di vincere ancora, magari non più dominando, o segnando valanghe di gol come nel girone d’andata, ma sfruttando al massimo le pochissime occasioni create, e poi difendere al meglio la propria porta. Anche contro i saints Morgan e compagni hanno sofferto, soprattutto nella prima mezzora, ma ancora una volta alla prima occasione sono passati, questa volta proprio grazie al capitano giamaicano, al primo centro stagionale, abile a deviare in rete un perfetto cross di Fuchs, un altro che meno di dodici mesi fa non era molto considerato, tanto da essere rimasto senza squadra. La ripresa è stata una lotta contro il tempo, con il Southampton generosamente in avanti ma incapace di trovare il pareggio, e che ha potuto soltanto reclamare per un rigore, apparso netto, non concesso dall’arbitro. Al fischio finale il King Power, già in festa per il compleanno del patron thailandese Vichai, è esploso, a festeggiare un altro importantissimo passo avanti, un passo che porta sempre più vicino il piccolo Leicester al miracolo.

 

Morgan Leicester
Il Leicester vola a +7 grazie alla rete di Morgan che piega il Southampton.

I punti da cinque sono diventati sette, perché il Tottenham, forse l’unica rivale ancora in corsa, non è riuscito a conquistare il bottino pieno ad Anfield, fermato sul pari da un ottimo Liverpool; nel complesso i reds avrebbero probabilmente meritato anche la vittoria, ma come spesso è accaduto in stagione non sono stati capaci di chiudere il match dopo il vantaggio, firmato da Coutinho, venendo rimontati dagli ospiti. Per gli spurs, che nel finale hanno sfiorato il colpaccio, ancora a bersaglio il capocannoniere Kane, autore di un altro gol fantastico e sempre più decisivo nelle sorti della squadra londinese. Staccata di quattro punti dagli odiati cugini, ma con un match in meno, resta in scia l’Arsenal di Wenger, che vendica l’incredibile sconfitta in FA Cup contro il Watford, demolendo gli hornets con un eloquente 4-0: all’Emirates è andata in scena una dimostrazione di forza dei gunners, avanti già dopo pochi minuti con il cileno Sanchez, tornato in splendida forma dalla doppia sfida con la maglia del Cile; a bersaglio sono andati anche Iwobi, sempre più sorpresa di questo finale di stagione, Bellerin e Walcott, che ha chiuso la contesa nel finale. Alla squadra di Quique Flores, al quarto ko consecutivo, servirà ritrovare subito la concentrazione, per centrare una salvezza non ancora matematica, ma soprattutto per giocarsi al meglio le possibilità di alzare al cielo la Coppa d’Inghilterra.

Per il quarto posto, l’ultimo valido per la qualificazione alla Champions League, restano in corsa tre squadre, tutte con sette partite ancora da disputare: il Manchester City, lo United e il West Ham, l’unica a perdere punti preziosi in questo turno. Il City ha vinto agevolmente sul campo del Bournemouth, contro una squadra ormai salva ed apparsa già in vacanza: il 4-0 del Dean Court sta quasi stretto agli uomini di Pellegrini, che gioisce, oltre che per i tre punti, anche per gli importanti rientri in squadra di Nasri e De Bruyne, già titolare ed in gol dopo il brutto infortunio patito nella sfida di coppa contro l’Everton quasi tre mesi fa. Vittoria molto più sofferta ma preziosissima per lo United, che con il minimo scarto piega la resistenza di un Everton in crisi e alla terza sconfitta in fila: a decidere l’ottavo gol in campionato di Martial, abile a concretizzare l’azione sviluppata da Rashford e Fosu-Mensah, due dei ragazzini valorizzati da Van Gaal in questa stagione. Passo falso invece degli irons, fermati a sorpresa dal Crystal Palace, ancora senza vittorie nel 2016 ma in grado di tarpare le ali alla squadra di Bilic, alla quale non è bastato il solito centro di Payet, questa volta in gol con una meravigliosa punizione dal limite.

Appassionante anche la lotta per non retrocedere, che ha avuto però uno scossone decisivo da Carrow Road, dove il Norwich ha vinto il delicatissimo scontro diretto contro il Newcastle dopo un match da cuori forti. Avanti due volte, i canaries si sono fatti raggiungere dalla doppietta di Mitrovic, che con il rigore a pochi minuti dal 90’ sembrava aver indirizzato la sfida verso il pareggio; in pieno recupero è arrivato però il sinistro volante di Olsson, che ha lasciato solo le lacrime ai magpies, vicini ad una incredibile retrocessione. Se sul Tyne non si ride non fanno certo salti di gioia sul Wear, visto il pareggio casalingo del Sunderland, che ha fallito un’occasione clamorosa: lo 0-0 contro il WBA, che lascia i black cats a -4 dalla salvezza, è un risultato tremendamente bugiardo, ma la realtà dei fatti dice che in questo momento anche la squadra di Sam Allardyce sarebbe retrocessa.

A chiudere il quadro del trentaduesimo turno la facile vittoria del Chelsea (che oggi ha ufficializzato l’ingaggio di Antonio Conte come nuovo tecnico per le prossime tre stagioni) sul campo dell’Aston Villa, con un rotondo 4-0, e lo spettacolare pareggio del Britannia tra Stoke e Swansea, dove si è messo in luce l’attaccante dei cigni Paloschi, che ha siglato con un bel destro il gol del pareggio per la squadra di Guidolin.

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