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Il declino della Ligue 1, da terra promessa nel 2012 a esclusiva del PSG

Dopo gli attentati terroristici di Parigi, è ripartita la Ligue 1, con il PSG ormai già destinato alla vittoria finale, avendo un vantaggio di ben 13 lunghezze sulla seconda. Campionato già scritto quindi, nel quale tutte le grandi hanno fatto fatica, con il solo Lione quarto a 26 punti. Il Marsiglia orfano di Bielsa è 11esimo, mentre Bordeaux e Lille sono rispettivamente quartultimi e terzultimi. I parigini, forti della disponibilità economica pressoché illimitata del presidente Al Khelaifi, sono concentrati in ottica Champions, dato che si ritrovano ormai privi di avversari all’altezza in Francia. Un egemonia che dura ormai dalla stagione 2012-13, alla quale hanno provato ad opporsi Marsiglia e Lione prima, e Monaco poi. Una Ligue 1 che dopo l’insediamento del patron qatariota del PSG ha attirato l’attenzione di molti personaggi che hanno provato a far salire il livello globale del calcio francese.

In principio fu il Monaco – Dopo il ritorno in Ligue 1 nel 2013-14 del Monaco sotto la guida di Ranieri, il magnate russo Rybolovlev ha deciso di investire pesantemente sul club del principato, acquistando nel mercato estivo 2013 nomi del calibro di Falcao, James Rodriguez, Moutinho, Carvalho, Toulalan, Kondogbia, Romero ed Abidal. La stagione si è rivelata però infruttuosa, dato che il PSG ha concluso con 89 punti rendendo inutili gli sforzi dei monegaschi, che nonostante la rosa stellare, migliorata per altro a gennaio con gli acquisti di Abdennour e Berbatov, si sono dovuti accontentare del secondo posto. Un ritorno in Champions che non ha convinto il patron, che ha deciso di cedere i pezzi pregiati Rodriguez, Falcao, Abidal e Rivier l’anno dopo. In panchina il nuovo ct Jardim ha conquistato il terzo posto, senza riuscire mai a impensierire il PSG in ottica campionato. Situazione peggiorata ulteriormente quest anno, dalle cessioni di Kondogbia, Carrasco, Kurzawa e Martial, rimpiazzati da El Shaarawy e Coentrao, che però non stanno dando l’apporto giusto alla squadra che finora è solo settima, ed è stata eliminata in Champions ai playoff dal Valencia dell’ex Abdennour.

Falcao con il Monaco nel 2013-14.
Falcao con il Monaco nel 2013-14.

Delusione Bielsa a Marsiglia – La stagione 2014-15 aveva portato in Ligue 1 anche Marcelo Bielsa, uno dei migliori allenatori sul panorama internazionale dopo la finale di Europa League conquistata con l’Athletic Bilbao. Neanche el Loco però è riuscito a competere con i parigini, nonostante gli sforzi profusi anche in sede di calciomercato con gli acquisti di Dorìa (mai apprezzatto dal tecnico argentino), Alessandrini e Batshuayi. Il campionato si è rivelato una delusione per il Marsiglia, che era riuscito a competere con i parigini fino alla giornata 31, quando il PSG è andato a vincere per 2-3 al Velodrome. Da li la situazione è precipitata, e la squadra è uscita anche dal giro Champions a causa di 3 sconfitte consecutive, terminando quarta alle spalle di PSG, Lione e Monaco. Nella stagione attuale la crisi è peggiorata, a causa degli addi di Gignac, Lemina e Payet. La tensione è rimasta alta in estate e a sorpresa dopo la prima sconfitta in campionato, arrivata al primo turno, Bielsa ha rassegnato le dimissioni. L’arrivo di Michel non ha giovato all squadra, che ora si trova undicesima in campionato.

Bielsa sulla panchina del Marsiglia.
Bielsa sulla panchina del Marsiglia.

Poco o nulla dalle altre avversarie, con il Lione che nonostante gli arrivi di Valbuena e Yanga-Mbiwa non regge il confronto, trascinato dal solo Lacazette. L’unico in grado di poter investire negli anni passati era sembrato essere il ricchissimo Francois Pinault del Rennes, che però ha ceduto la squadra nel 2012 portando alla guida del club dapprima Fredric de Saint Sernin, e attualmente René Ruello, dopo le voci che volevano il club sotto gli occhi di alcuni magnati russi. Un campionato privo di competizione quindi, che ha allontanato l’interesse di altri investitori a causa di un PSG che sembra diventato troppo forte.

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