Ogni anno, nel mondo, 15 milioni di persone vengono colpite da un ictus. Il dato è stato reso noto da Alt (Associazione per la lotta alla trombosi) in occasione del World Stroke Day, la giornata mondiale dell’ictus che si celebra oggi.
L’ictus è la seconda causa di morte dopo i 60 anni e la prima di invalidità per l’adulto. Le donne però sono quelle più a rischio non solo di avere un ictus, ma anche di morirne. L’Ictus è la terza causa di morte in Italia dopo le malattie ischemiche del cuore e i tumori, afferma Alt in una nota.
È responsabile del 10-12% di tutti i decessi per anno e rappresenta la prima causa di invalidità. Ogni anno si verificano nel nostro paese circa 196.000 ictus, di cui il 20% sono recidive. Il 10-20% delle persone colpite da ictus cerebrale muore entro un mese e un altro 10% nel primo anno dall’attacco. Solo il 25% dei pazienti sopravvissuti ad un ictus guarisce completamente, mentre il 75% sopravvive con una qualche forma di disabilità, e di questi la metà è portatore di un deficit così grave da perdere l’autosufficienza.
L’ictus colpisce più frequentemente dopo i 55 anni e la sua prevalenza raddoppia a ogni decade. È importante, conclude l’associazione, adottare uno stile di vita sano: fare attività fisica regolare e mangiare sano.