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Apple: grazie a ResearchKit nuovi studi per autismo, epilessia e melanoma

Researchkit

Apple annuncia che grazie a ResearchKit, strumento che trasforma iPhone in un prezioso alleato per la ricerca medica, aiutando dottori, scienziati e altri ricercatori a raccogliere i dati dei partecipanti con maggiore frequenza e precisione, grazie alle app per iOS, si stanno rendendo possibili nuovi studi clinici su autismo, epilessia e melanoma.

Ricercatori e sviluppatori hanno già dato il loro contributo a ResearchKit, con oltre cinquanta ricercatori che collaborano con il framework open source. «Per noi è un onore poter collaborare con le più importanti istituzioni mediche al mondo ed essere in grado di fornire loro strumenti che possono aiutare i nostri clienti a condurre una vita più sana», ha dichiarato Jeff Williams, Senior Vice President Operations di Apple.

In soli sei mesi, le app ResearchKit dedicate a studi che vanno dall’asma al diabete e al morbo di Parkinson hanno già fornito importanti elementi agli scienziati di tutto il mondo e più di 100.000 partecipanti hanno scelto di contribuire con i propri dati ai progressi della ricerca medico-scientifica.

Ecco i nuovi studi resi possibili da ResearchKit:

Autismo – la Duke University e la Duke Medicine presentano lo studio “Autism & Beyond” per i genitori interessati all’autismo e ad altri disturbi dello sviluppo. Il team di ricerca della Duke sta esaminando la possibilità di utilizzare la fotocamera frontale dell’iPhone per rilevare segnali legati a disturbi dello sviluppo in una fascia d’età ancora più giovane. L’app sfrutta innovativi algoritmi per il rilevamento delle emozioni per registrare la reazione del bambino ad alcuni video riprodotti sull’iPhone. Per questo studio, la Duke collabora con la Peking University in Cina e con altri partner internazionali.

«Autism & Beyond unisce questionari di screening consolidati da tempo a una nuova tecnologia video che consente di analizzare le emozioni dei bambini, così un giorno potremo essere in grado di automatizzare lo screening per condizioni quali l’autismo e l’ansia», ha affermato Ricky Bloomfield, Direttore della Mobile Technology Strategy e Ricercatore universitario alla facoltà di Medicina interna e Pediatria della Duke University. «ResearchKit ci permette di racchiudere un intero studio clinico in un’unica app e di raggiungere così molte più persone di quanto siamo stati in grado di raggiungere in precedenza», ha concluso Bloomfield.

Epilessia – l’app EpiWatch sviluppata dalla Johns Hopkins è il primo studio nel suo genere a essere condotto con l’Apple Watch usando ResearchKit. Lo studio valuterà se i sensori indossabili integrati nell’Apple Watch possono essere utilizzati per rilevare l’inizio e la durata delle crisi. Durante la prima fase di questo studio, i ricercatori useranno una specifica “complicazione” sull’Apple Watch per fornire ai pazienti un accesso rapido, in un tocco, per l’apertura dell’app specifica, che acquisirà i dati raccolti dall’accelerometro e dal cardiofrequenzimetro per rilevare la firma digitale della loro crisi e mandare un alert ai famigliari. L’app manterrà un registro di tutte le crisi e della reattività del partecipante durante l’attacco. L’app aiuterà inoltre i partecipanti a gestire la malattia monitorando la loro adesione al protocollo farmacologico ed effettuano uno screening sugli effetti collaterali; permetterà loro anche di confrontare la propria condizione con quella degli altri partecipanti alla ricerca.

«L’epilessia colpisce oltre 2 milioni di persone negli Stati Uniti. Questa nuova app, progettata usando ResearchKit, fornisce ai pazienti attività interattive che li aiutano a gestire la propria condizione nel presente e spiana la strada allo sviluppo di un’app in grado di rilevare i diversi tipi di crisi e avvertire i famigliari o chiunque fornisca loro assistenza. Ora abbiamo l’opportunità di utilizzare la tecnologia per monitorare le crisi in tutto il Paese e raccogliere dati in un modo completamente nuovo», ha dichiarato il dottor Gregory Krauss, Professore di neurologia alla facoltà di Medicina della Johns Hopkins University.

Melanoma – la Oregon Health & Science University sta valutando la possibilità di utilizzare immagini digitali riprese sull’iPhone per approfondire le conoscenze sullo sviluppo dei nei e sui rischi di melanoma, nonché per aiutare le persone a gestire al meglio la salute dermatologici fotografando e misurando nel tempo i propri nei. I partecipanti alla ricerca potranno documentare le mutazioni dei propri nei e condividere le informazioni direttamente con medici specializzati, mentre i ricercatori saranno in grado di acquisire le immagini da decine di migliaia di utenti iPhone nel mondo, allo scopo di creare algoritmi di rilevamento da utilizzare in studi futuri per un potenziale screening del melanoma.

«Il melanoma è un esempio lampante dell’importanza di una diagnosi precoce. Se riusciamo a identificare prima i melanomi fornendo ai pazienti un modo semplice per condividere le immagini dei propri nei, possiamo scoprire più elementi sulla progressione della malattia», ha affermato la dottoressa e ricercatrice Sancy Leachman, Responsabile di dermatologia e Direttrice del Melanoma Research Program al Knight Cancer Institute. «Ampliare il nostro pool di partecipanti alla ricerca è un passo fondamentale – continua Leachman – per raccogliere le informazioni di cui necessitiamo. E con ResearchKit possiamo farlo in maniera ancora più semplice, sviluppando una semplice app per iPhone».

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