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Netflix in Italia: tutto quello che c’è da sapere sul servizio di streaming che ha conquistato l’America

Ci siamo. A ottobre Netflix arriverà in Italia. Il servizio di streaming on-demand che ha conquistato l’America è pronto ad allargare il suo catalogo di film e serie tv anche a noi d’oltreoceano. Purtroppo non sappiamo la data precisa ma volendo indovinare potrebbe essere l’8 ottobre, data di compleanno di Reed Hastings, CEO di Netflix.

Ipotesi a parte, scopriamo in dettaglio cos’è e cosa offre questa “rivoluzione” chiamata Netflix.

L’offerta di Netflix

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Un catalogo digitale con migliaia di serie tv, film e documentari, in streaming, senza limiti di quantità, senza pubblicità. L’80 per cento saranno titoli statunitensi, mentre il restante 20 per cento saranno titoli italiani “di respiro internazionale”. I contenuti saranno disponibili in lingua originale e doppiati (laddove Netflix ne ha acquisito i diritti), con la possibilità di aggiungere i sottotitoli o farne a meno.

Ci saranno tutti i migliori film: da Beasts of No Nation a Ridiculous Six, fino a Crouching Tiger, Hidden Dragon: The Green Legend e Jadotville. E le migliori serie TV, le vecchie glorie come Black Mirrow, House of Cards, Orange Is The New Black, e le nuove uscite come Marvel’s Jessica Jones, Sense8, Bloodline, Daredevil, Narcos.

Il prezzo

Netflix metterà a disposizione per l’Italia tre pacchetti in abbonamento mensile, tutto incluso, ognuno differente per qualità dello streaming e numero di accessi contemporanei alla piattaforma. I prezzi saranno comunque gli stessi dell’Europa:

  • Il pacchetto base a 7,99 euro al mese, garantirà qualità video standard e un solo accesso al catalogo per volta.
  • Il pacchetto intermedio, molto interessante, a 9,99 euro al mese aumenta la qualità dello streaming a Full HD e permette a due utenti l’uso simultaneo del servizio.
  • Il pacchetto di lusso, più costoso, a 11,99 euro al mese permetterà l’accesso contemporaneo fino a 4 persone e una qualità video fino a 4K (non tutti i contenuti saranno disponibili).

Netflix dovrebbe mettere a disposizione degli utenti anche un mese di prova gratuito.

Banda minima richiesta

La qualità dello streaming viene determinata dalla velocità della connessione che si possiede: 0,5 Mbps sono il minimo indispensabile ma è consigliata una banda a 1,5 Mbps per poter accedere alla qualità standard dei video, mentre servono dai 3 a i 7 Mbps per l’HD e il Full HD e almeno 15 Mbps per il 4K. Sarà poi Netflix a consigliarvi che tipo di pacchetto acquistare in base all’analisi del suo algoritmo. Tranquilli, si può sempre cambiare tipo di abbonamento da un mese all’altro, passando da uno più economico a uno più caro, o viceversa.

Dove vedere Netflix

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Oltre che online e su smartphone e tablet, al lancio il servizio sarà incluso sulle moderne Smart TV (prodotte negli ultimi 18 mesi) e sulle console di gioco: Xbox 360, Xbox One, PlayStation 3, Playstation 4, Wii e Wii U. Verrà incluso anche su Apple TV, Chromecast, TIMvision e su FireStick. Al momento del lancio la Vodafone Station non sarà inclusa nei supporti disponibili. Il catalogo di Netflix sarà distribuito agli ISP (Internet Service Provider) in modo da rendere tutto pronto e fluido per il debutto. Tutti i contenuti  del catalogo non potranno, ovviamente, essere scaricati offline ma saranno fruibili solamente online. Basterà iscriversi al servizio e scaricare l’applicazione (laddove non fosse già inclusa nel servizio) e gustarci le nostre serie preferite e i migliori film in alta definizione.

Storia di un successo

Netflix

Oltre 60 milioni di abbonati in tutto il mondo e un successo pazzesco negli Stati Uniti. Un catalogo digitale di oltre un milione di gigabyte che nel 2013 ha generato 114mila anni di riproduzioni video al mese e che nel 2015 ha triplicato il traffico, raggiungendo 10 miliardi di ore di trasmissione nel primo trimestre, con una media di 380mila anni al mese. Ma Netflix non è stato sempre queste cifre, seppure l’idea era veramente innovativa c’è voluto del tempo affinché la cosa funzionasse.

L’idea di Netflix è venuta al suo fondatore, Reed Hastings, nel 1997, dopo aver ricevuto una multa di 40 dollari per la restituzione tardiva di una copia di Apollo 13 in VHS. Pensò così a un servizio di noleggio DVD che venivano recapitati all’utente e rispediti tramite corriere, un abbonamento fisso mensile si potevano fare un numero illimitato di noleggi. Netflix avrebbe fatto concorrenza a grandi catene come Blockbuster.

Dal 2004 al 2008 le due aziende, Netflix e Blockbuster si sono sfidate sul mercato, con il titolo di Netflix salito prima fino a 39 dollari e poi crollato a nove, quando ancora la crescita era troppo lenta per sembrare promettente. Quindi già nel 2007,
Hastings cominciò a puntare sullo streaming dei contenuti video, ma questo servizio era ancora agli albori e funzionava a malapena. L’intuizione era giusta seppur immatura. Quando il mercato e la tecnologia dei contenuti in streaming migliorò, Netflix si trovò pioniere in un nuovo mercato digitale. Il segreto di Netflix e di Hastings è stato quello di non fermarsi mai, tutti i profitti generati venivano investiti in nuove produzioni TV così da spendere bene e produrre più velocemente di altri.

Da qui la ragione del successo che sta dietro Netflix e il suo fondatore: offrire produzioni proprie e tanti contenuti di qualità a costi economici, sfruttando la logica dello streaming ma senza i suoi problemi classici (qualità video, diritti, connessione lenta, servizio pessimo ecc..). Questo rivoluzionò, e continuerà a farlo, la televisione nell’era di Internet.

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