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Balotelli, Conte apre al rossonero: “Se lo merita, ritorna”

Balotelli

Dopo il ritorno al Milan, per Mario Balotelli potrebbero riaprirsi anche le porte della Nazionale. Con un’avvertenza però: “Le porte di Coverciano sono girevoli. Se ci si comporta nella giusta maniera si rimane, altrimenti si torna a casa”. Il messaggio al figliol prodigo del calcio italiano, o bad boy a seconda delle versioni, è del ct azzurro Antonio Conte. L’argomento Balotelli ha quasi monopolizzato l’evento settembre azzurro, organizzato dalla Figc al Foro Italico all’inizio di un autentico tour de force per le rappresentative azzurre.

Il Presidente della FIGC, Carlo Tavecchio
Il Presidente della FIGC, Carlo Tavecchio

Settembre Azzurro – Trenta gare in un mese: un calendario fitto in cui spicca per importanza il doppio impegno dell’Italia di Conte contro Malta (3 settembre a Firenze) e Bulgaria (6 settembre a Palermo) sulla strada verso gli Europei. Il ct azzurro ha già preannunciato che nelle convocazioni di domani non ci saranno grandi novità. Ma guardando al futuro “sono tutti osservazione e tutti “, compreso Balotelli. Il ‘perdono in chiave azzurra, però, dovrà sudarselo: “Per lui vale lo stesso discorso degli altri. Le porte della nazionale non sono chiuse per nessuno. Bisogna meritare di stare in questo gruppo tramite le prestazioni la domenica, comportamenti e aspetti morali importanti a cui noi teniamo molto. Sta quindi a Balotelli meritarsi eventualmente di rientrare in nazionale”.

Il tema non lascia indifferente Gianni Rivera (“Balotelli ha un problema, deve togliersi di dosso il complesso di superiorità”) e soprattutto il Presidente FIGC  Carlo Tavecchio. “Felice del ritorno di Balotelli? Sinceramente sì, soprattutto dal punto di vista umano”, ha detto il presidente della Figc. “La redenzione è tra i motivi per cui lo sport esiste. Lui deve tornare con quella mentalità che credo avesse quando era nelle giovanili dell’Inter e quando è arrivato alla ribalta con le prime esperienze importanti. Non si pagano 30 milioni per un ‘quaquaraquà” , ha sottolineato il numero uno di via Allegri, convinto che “nessuno meglio di Conte sa recuperare le persone. Non abbiamo penuria di attaccanti in Italia? Noi non possiamo essere un Paese che condanna e censura a prescindere. Mario non ha trovato spazio per colpe che io non posso giudicare e non voglio sapere, ora si dovrà valutare bene il suo comportamento”.

Capitolo sponsor – Il numero uno della Figc ha ricordato che “abbiamo un contratto di sponsorizzazione integrativa con Puma sottoscritto per 4 anni a 4 milioni lordi, a prescindere da Conte. La Puma quindi può aiutarci a pagare un altro allenatore di prima fascia. Se andremo in Francia con questa situazione? No, non avremo il tormentone Conte, lui dirà quello che deve dire al momento opportuno. E non pensate che Antonio voglia lasciare”.

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