Roberto Calderoli sfrutta l’informatica per bloccare la riforma del Senato. Sono cinquecentomila gli emendamenti già depositati mentre sei milioni arriveranno a settembre, con un semplice clic.
«Mi sono attrezzato. Ho un programmino informatico che da un testo base è capace di ricavare decine di migliaia di varianti. Si cambia una parola, un articolo, un numero, e il giochino è fatto», ha spiegato Calderoli.
Come funziona il programma informatico di Calderoli
La tecnica sfruttata dal software di Calderoli è abbastanza nota nel campo della creazione di siti web. Si chiama article spinning (o content spinning) e consiste nella creazione di testi lievemente diversi da quello originale. Se il testo originale è «Nessun ristorante può ricevere un numero di persone inferiore a due» il software lo modifica facendolo diventare «Alcun ristorante può ricevere quote minori di due persone».
La qualità del testo si perde con l’utilizzo del programma, ma Google stessa si è fatta più volte ingannare da questo giochino. Prima della modifica all’algoritmo del motore di ricerca, avvenuta nel 2010, si potevano trovare nelle prime posizioni molti siti con contenuti copiati e modificati con la tecnica article spinning.
Calderoli, con il programma, non cerca di guadagnare visite ingannando i motori di ricerca, ma vuole indurre il premier Matteo Renzi ad ascoltare le richieste che salgono da Palazzo Madama. «Così com’è questa riforma del Senato non passerà» afferma il senatore, che vuole soprattutto la reintroduzione dell’elezione diretta dei senatori.
Per l’ex ministro PD Vannino Chiti sono 141 i voti a favore della modifica alla riforma, anche se c’è chi crede che si possa raggiungere quota 160 o addirittura 170. Per Calderoli, invece, i senatori che potrebbero non votare la riforma di Renzi sono almeno 200.