Ora è ufficiale: la Grecia riceverà il terzo piano di aiuti per uscire dalla crisi. A dare conferma del raggiungimento dell’accordo è stato il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk: «L’Eurosummit ha raggiunto un’intesa unanime. Siamo pronti per partire con il programma di supporto finanzario del fondo Salva stati e riforme serie».
I dettagli sull’intesa raggiunta tra il cancelliere tedesco Angela Merkel, il presidente francese Francois Hollande, il premier greco Alexis Tsipras e il presidente del Consiglio europeo Tusk, dopo oltre trenta ore di negoziati, diciassette delle quali solo per un EuroSummit (qui potete scaricare il comunicato), non sono stati resi noti.
Entro i prossimi due giorni il Parlamento di Atene dovrà approvare le riforme concordate con i creditori. Soltanto dopo potrà partire il piano d’intervento dell’Esm che erogherà direttamente gli aiuti alla Grecia. Nei sei capitoli di riforma ci sono la modifica delle aliquote Iva e la riforma del sistema pensionistico con l’abolizione delle baby-pensioni.
RIFORME APPROVATE DAL PARLAMENTO ELLENICO ENTRO DUE GIORNI PER FAR PARTIRE GLI AIUTI
Dopo il vertice, il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, ha detto che «Domani e mercoledì il Parlamento greco dovrà legiferare sui vari aspetti concordati oggi, se tutto va bene entro la fine della settimana può essere deciso il mandato per negoziare il sostegno dell’Esm (il fondo salva-Stati).
Tsipras ha descritto la trattativa come una «Battaglia dura nella quale la Grecia ha lanciato un messaggio di dignità ed è arrivata a un’intesa che mette Atene nelle condizioni di stabilità finanziaria, per tornare a lottare per la crescita». Angela Merkel ha spiegato che «L’accordo raggiunto ha più vantaggi che svantaggi». Si tratta di 82-86 miliardi. 25 miliardi saranno utilizzati subito per ricapitalizzare le banche. Il cancelliere tedesco ha sottolineato che un taglio del debito resta impossibile, ma si ragionerà sul prolungamento delle scadenze, ma solo se l’attuazione del programma si rivelerà positivo.
Renzi: «Nottata difficile. l’accordo non era scontato»
«È stata una nottata di grande impegno e anche di qualche tensione ma è stato raggiunto un accordo importante che in molti momenti della nottata non è apparso scontato», ha dichiarato il premier italiano Matteo Renzi.
Ora la BCE dovrà decidere sul piano di liquidità d’emergenza alle banche greche, ancora chiuse e con i cittadini ellenici che non possono prelevare dagli sportelli più di 60 euro al giorno (vista la mancanza di liquidità nelle casse degli istituti).