Dopo Android M, Google ha ufficializzato Google Brillo all’evento I/O 2015: il nuovo sistema operativo per l’Internet of Things. Grazie all’acquisizione di Nest, l’anno scorso Google ha fatto proprio anche il know-how necessario per avere a che fare con un mondo abbastanza estraneo all’azienda californiana.
Brillo supporterà Wi-Fi e Bluetooth Low Energy, come Android, e sarà scritto in Weave, un nuovo linguaggio cross-platform pensato appositamente da Google per l’Internet of Things. Esso permetterà a Brillo di comunicare agevolmente con smartphone, tablet e altri device.
Il nuovo linguaggio di programmazione arriverà assieme a Brillo entro fine anno. Gli sviluppatori e le aziende hanno tutto il tempo di produrre device compatibili con tale tecnologia.