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I 15 peggiori flop della storia della tecnologia

Apple Lisa

Apple Lisa

Apple Lisa

Prodotto tra il 1983 e il 1986, il computer Apple Lisa fu inizialmente pensato da Steve Jobs. L’ex CEO di Apple venne però cacciato a metà progetto. Secondo la società californiana, questo computer avrebbe dovuto rivoluzionare il mercato. Era dotato di mouse, interfaccia con icone a finestra, CPU Motorola 68000, 1 MB di RAM e 5 MB di archiviazione esterna. Nonostante l’ottima qualità complessiva, il prezzo era troppo alto: costava 10.000 dollari per unità. Venne sostituito dal Macintosh di Jobs.

Betamax

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Pochi hanno avuto la possibilità di toccare con mano quello che può essere considerato il precursore delle videocassette VHS. Venne prodotto da Sony, che commise l’errore di tenere per se un prodotto di grande qualità. JVC mise in atto la strategia opposta, spingendo il Betamax nel dimenticatoio.

Apple eMate

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Antenato dei primi PowerBook, l’eMate di Apple doveva debuttare nel settore Educazione ma venne indirizzato ad altri scopi a causa del prezzo. Una macchina bella e prestante che tuttavia non ha mai raggiunto il successo sperato. Apple non ha mai reso noti i dati di vendita di questo prodotto.

Microsoft Bob

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Rilasciato nel 1995 come interfaccia desktop alternativa a Windows 3.1 e 95, in sostituzione del Program Manager e dell’Explorer, pochi se lo ricorderanno a causa della sua breve esistenza. Il software si basava sulla rappresentazione di un ambiente casalingo, progettato da Melinda French, con il simpatico cane Rover nei panni di assistente virtuale. Non ebbe successo e venne rimosso lo stesso anno.

Nintendo 64

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Nell’anno del suo debutto (1997) riscosse un grande successo ma tre anni più tardi si concluse il suo periodo fortunato con l’avvento della Playstation. Il motivo della sua dismissione fu la scelta di Sony di utilizzare i CD-ROM per la riproduzione dei giochi, molto più economici delle cartucce. Inoltre, la Playstation permetteva la riproduzione di CD musicali, offrendo una console di intrattenimento multiforme.

Nokia N-Gage

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In Italia ha fatto il suo debutto nel 2003 con due differenti modelli e tante applicazioni a disposizione degli utenti. Era un telefono ma anche una radio, un lettore MP3 e una console di videogiochi. Nokia non ha raggiunto il successo sperato con questa linea a causa di un prezzo per nulla competitivo, pari a 339 euro.

Windows Vista

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Nome in codice “Longhorn”, approda nel mercato italiano nel 2006 come successore di Windows XP. Ci vollero sei anni per il suo sviluppo completo, consegnando di fatto a XP il titolo di sistema operativo più longevo. Windows Vista non ha mai convinto gli utenti Microsoft a causa dei problemi di compatibilità con piattaforme e software di terze parti e l’eccessivo consumo di energia elettrica.

Lettori Zune

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È stato l’unico prodotto della linea MP3 realizzato da Microsoft nel 2006, in grado di produrre video, musica e radio FM. Furono i primi dispositivi a introdurre il sistema di sincronizzazione e condivisione dati tramite connessione wireless. Furono rimossi dal mercato nel 2007 per via delle scarse vendite.

Netbook

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Non tutti li considerano un fallimento per via del loro breve successo. Progettati per rimpiazzare i pesanti Notebook, i Netbook non riescono a convincere a causa delle loro prestazioni. L’arrivo dei tablet li condanna alla deriva.

Fire Phone di Amazon

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È stato il primo smartphone di Amazon dotato di tecnologia 3D, rilasciato negli Stati Uniti nel luglio del 2014. Presentato come il concorrente diretto di Apple e Samsung, ha fallito inesorabilmente il suo obbiettivo, per nulla aiutato dal prezzo di lancio di 649 dollari, unico elemento in comune con i due colossi.

Volunia

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Il primo motore di ricerca italiano creato da Massimo Marchiori nel 2012 non riuscì a convincere. Il nome deriva da “volo” più “luna” perché Marchiori credeva di poter lanciare un nuovo e innovativo sistema di ricerca in rete. La morte di Volunia concise con l’addio dello stesso Marchiori.

Twitter Peek

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Sarebbe dovuto diventare lo strumento degli amanti dei tweet, da portare in borsa e in ogni luogo. Venne lanciato nel 2009 ma non convinse mai i consumatori, soprattutto a causa dell’elevata limitazione dei caratteri (visibili solo 20 dei 140 di contenuto). L’avvento delle applicazioni per smartphone lo portarono pian piano alla deriva.

Sony Tablet P

Sony Tablet P

Un Nintendo 3DS più ingombrante e più costoso. Dotato di due schermi da 5,5 pollici touch-screen, uniti da una struttura a cerniera, venne rilasciato nel 2011 al prezzo per nulla competitivo di 599 dollari. Nonostante il design alternativo, che dava la possibilità (solo a pochi) di metterlo in tasca, non ha raggiunto il successo sperato. Nel 2012 Sony lo ha ritirato dal commercio.

Facebook Home

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È l’interfaccia utente di Facebook, compatibile con tutti gli smartphone Android. Venne sviluppata da Zuckerberg perché credeva nella possibilità di offrire un un sistema di accesso diretto a Facebook. Il fondatore di Facebook non fu l’unico a crederci: HTC creò un dispositivo (First) con Facebook Home integrato. Inutile dire che fine ha fatto.

Twitter Music App

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Quest’app fa il suo debutto il 18 aprile 2013, un anno dopo l’acquisizione di “We Are Hunted”, servizio che genera classifiche e playlist dinamiche, da parte di Twitter. Venne presentato come un servizio rivoluzionario ma in molti rimasero delusi nel giorno del suo debutto. Ottima grafica ma il servizio era troppo scarso. Venne tolta dagli store l’anno seguente.

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