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Eder salva l’Italia, con la Bulgaria è 2-2

E’ stato proprio un guizzo del tanto criticato oriundo Eder a salvare l’Italia nel diluvio si Sofia, consentendo agli azzurri di agguantare il pareggio 2-2 contro la Bulgaria e aiutando Antonio Conte a mantenere la sua imbattibilità da CT. Una gioia arrivata grazie ad uno dei “nuovi” italiani la cui convocazione aveva scatenato tante polemiche in settimana. Contro una squadra sempre ostica come quella bulgara (a Sofia l’Italia non ha mai vinto nella  sua storia) gli azzurri sono riusciti a limitare i danni nella quinta gara di qualificazione a Euro 2016, acciuffando 1 punto prezioso che le consente di restare a – 2 dalla Croazia (vincitrice 5-1 contro la Norvegia) e di non sprofondare nelle critiche dopo un primo tempo giocato molto sottotono.

La gara – Eppure i primi 10′ dell’Italia sono stati a dir poco sontuosi, con il vantaggio arrivato per autore di Minev già al 4’e almeno altre due occasioni fallite di pochissimo da Immobile e Candreva su punizione. Da li in poi si è spenta la luce sugli azzurri che hanno concesso ai padroni di casa due ripartenze letali sfruttate al meglio da un gigantesco Popov che tra l’11′ e il 17′ mette a nudo tutte le difficoltà difensive italiane prima insaccando la rete del pareggio e poi liberando Milanov sulla destra per il perfetto cross dell’esterno per la testa di Micanski. Un uno-due terribile che la nazionale di Conte fatica a digerire e solo nella ripresa offre sprazzi di gioco con qualche timida invenzione di Verratti e qualche sporadico cross di Bertolacci ma sfruttato al meglio dallo spento duo Zaza-Immobile.

Il pareggio in Bulgaria lascia l’ amaro in bocca ma anche tanta speranza per il futuro

Le contemporanee assenze di Pirlo, De Rossi, Marchisio e Montolivo tolgono tanta qualità alla nostra nazionale che per rivedere la luce si affida ai piedi buoni dell’italo-brasiliano Eder, straordinario al minuto 84′ nell’inventarsi il destro a giro che vale il pareggio e gli applausi dei pochi coraggiosi del Vasil Levski National Stadium. Una rete al debutto in azzurro, forse neppure sognata dall’attaccante della Sampdoria. E se Gabbiadini (subentrato nel finale a Bertolacci) non avesse fallito di un niente la deviazione del 3-2, alla fine gli azzurri sarebbero tornati da Sofia con una storica vittoria che avrebbe nascosto, almeno per il momento, i problemi sotto il tappeto. Martedì a Torino contro l’Inghilterra, Conte troverà aria di casa e forse la tranquillità per proseguire con i suoi esperimenti. Le convocazioni di Santon e Abate, sono la dimostrazione che probabilmente si sperimenterà ancora la difesa a 4. Oltre alla difesa però, c’è da cambiare il centrocampo, apparso troppo abulico e incapace sia di aiutare la difesa che di inventare per le punte. La strada per la gloria, è ancora lunga.

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