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Anonymous contro l’Isis: “abbiamo violato la rete jihadista”

Anonymous dà il via alla seconda fase dell’#OpIsis, operazione mirata a sradicare le barriere del Cybercaliffato. Tanti account Twitter sospesi e centinaia di profili Facebook svelati. Altre decine di indirizzi della propaganda jihadista sono stati elencati e sono pronti per essere attaccati.

Per la prima volta questo gruppo hacker rivendica l’attacco specificando che a metterlo in atto sono state persone di ogni razza, credo e religione, poveri e ricchi, studenti e lavoratori, hacker, spie e agenti governativi. Con un video pubblicato su YouTube gli “Anon” confermano che non daranno tregua ai seguaci del califfato.

Con questo attacco sono stati presi di mira soprattutto gli “account reclutatori”, coloro i quali attraverso il web cercano di attirare i simpatizzanti dello stato islamico alla Guerra Santa.

Gli account social dell’Isis attaccati da Anonymous mostrano ora in copertina la faccia del rivoluzionario inglese di fine Seicento, Guy Fawkes. Nella lunga lista in mano al gruppo “The Red Cult” ci sono anche indirizzi email relativi agli account Twitter, Facebook e dei siti considerati appartenenti ai sostenitori dello stato Islamico. Con questo attacco sono stati svelati e resi pubblici per la prima volta anche gli indirizzi VPN, cioè le reti virtuali private che consentono una comunicazione sicura sul web.

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