Il discorso di insediamento di Sergio Mattarella davanti al Parlamento riunito in seduta comune ha riscosso tanti apprezzamenti, anche da coloro non lo avevano votato. Tanti applausi hanno interrotto il nuovo Capo dello Stato. Tra i passaggi più apprezzati quello sulla Resistenza, il ricordo di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino uccisi dalla mafia e il pensiero ai Marò.
Il premier Matteo Renzi lo ha definito “un discorso bellissimo” mentre Silvio Berlusconi lo giudica “adeguato e rispettoso della Costituzione”. Il leader di Forza Italia aggiunge: “Non lo conosco di persona ma mi sembra una brava persona, ha una bella immagine con i suoi capelli bianchi. Sono sicuro di poter avere presto un’udienza con lui”.
Anche Giorgio Napolitano ha voluto congratularsi con Mattarella per le parole utilizzate: “Essenziale, coinciso, senza risvolti retorici, che è un po’ la sua persona, la sua cultura e il suo stile”. Il presidente della Camera Laura Boldrini ha sottolineato come il discorso del nuovo Capo dello Stato sia riuscito a “dare espressione a tutto il Paese, senza dimenticare nessuno ed in particolare dando voce a chi voce non l’ha”.
Promosso a pieni voti anche per l’ex segretario Pd Pierluigi Bersani: “È semplicemente Mattarella, la sensibilità, la sobrietà, i valori”. Il titolare del Viminale Angelino Alfano, seduto vicino a Renzi durante il discorso, ha apprezzato molto le parole del neo Presidente della Repubblica: “È stato un discorso robusto, forte dal punto di vista morale. Dopo averlo sentito sono sempre più convinto di averlo votato”.
Il Presidente della Repubblica ci esorta ad andare avanti con le riforme. Lo faremo con determinazione. #MattarellaPresidente
— maria elena boschi (@meb) 3 Febbraio 2015
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Applausi per Mattarella anche dal Movimento Cinque Stelle. Roberto Fico, membro del direttorio Cinque Stelle, ha detto: Che il presidente della Repubblica debba essere garante della Costituzione e arbitro imparziale dovrebbe essere scontato ma noi abbiamo applaudito perchè ci sembra un miracolo che sia stato ribadito. È per noi un punto da apprezzare. Mi hanno colpito alcuni passaggi, quello sull’onestà, quello sulla povertà e che la Costituzione sia finalmente applicata. Sì, ha fatto dei passaggi che mi hanno colpito e spero che possiamo lavorare insieme su temi importanti. Per ora è promosso, ma aspettiamo la prova dei fatti”.
Matteo Salvini era l’unico leader assente alla cerimonia. Ai microfoni di Radio Padania ha comunicato di non essere a Roma. Ha saputo del posto a lui riservato ma ha anche detto che nessuno lo ha chiamato.