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Altri guai per Apple in Italia, ripara iPhone con parti usate

Lo vado dicendo da anni, prima ancora che il fenomeno Genius Bar diventasse quello che è oggi, ovvero il punto di svolta per tutti coloro acquistano un prodotto Apple. Si è verificato un danno al vostro dispositivo Apple (accidentale o no)? Nessun problema. Prendete un appuntamento, vi recate lì e aspettate la chiamata. Fate vedere il problema e attendete il vostro “nuovo” iPhone o iPad sostitutivo. Ho messo tra virgolette la parola nuovo poiché i dispositivi dati in sostituzione dalla società di Cupertino sono in realtà ricondizionati, ovvero assemblati con parti usate che possono garantire la stessa affidabilità e le stesse prestazioni di quelle nuove.

Mi sono sempre battuto su questo aspetto poiché anche dagli stessi ragazzi del Genius Bar non avevo mai ricevuto risposte certe. C’era chi mi diceva che erano nuovi, altri che non volevano sentir parlare di ricondizionati come usati, anche se effettivamente lo sono (ma non esteticamente). Ora sembra che Apple possa passare l’ennesimo guaio italiano per colpa proprio di questi dispositivi rimessi a nuovo.

apple genius bar

Dopo la multa ricevuta dall’Antitrust per la garanzia di un solo anno (quando in realtà ne devono essere forniti obbligatoriamente due), Apple dovrà rispondere ancora una volta alla legge italiana che non prevede l’utilizzo di parti riciclate per la sostituzione di un dispositivo in garanzia.

Apple si difende inviando una email a Repubblica.it dove specifica che la garanzia offerta da Apple non è legale ma offerta dal produttore. Marco Pierani, responsabile relazioni esterne di Altroconsumo, ha però dichiarato:

“Richiamando il telefono, perché difettoso, Apple ha ammesso il danno al consumatore. Però poi non avrebbe dovuto neanche affacciare la possibilità di riparare lo smartphone con una batteria riciclata. In questo modo ha violato sia la normativa italiana (codice del consumo, articolo 130) che quella europea (la 99/44/CE). Siamo nell’ambito cioè della clausola vessatoria, ma anche della pratica commerciale scorretta. Si lede la garanzia e il consumatore è beffato perché la batteria ricondizionata non ha lo stesso valore della nuova, al punto che la legge le attribuisce un solo anno di garanzia, anziché due (art 134 comma 2).”

ifixit-iphone6-teardown

Ho sempre elogiato l’assistenza di Apple poiché è una delle poche a garantire tranquillità massima ai propri utenti. Se avete la possibilità di recarvi in un Apple Store vi accorgerete che la sostituzione del dispositivo è pressoché immediata, servizio che veramente in pochi riescono ad offrire. La garanzia del produttore è quindi importante perché offre all’utente altri vantaggi esclusivi, come appunto la celerità dell’intervento sostitutivo o avere un dispositivo esteticamente rimesso a nuovo dopo vari mesi di intenso utilizzo.

Ci sono quindi pro e contro in questa vicenda. La multa inflitta dall’Antitrust ha costretto Apple ha garantire due anni di copertura. Chissà che qualcosa di buono per noi utenti non venga fuori anche per questo ennesimo caso.

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