Tra i tanti cambiamenti importanti presenti nella legge di Stabilità 2015, tra questi uno interessa gli ebook, il governo ha infatti deciso di ridurre dal 22% al 4% l’IVA sui libri digitali, portandola come per i libri cartacei. Dopo una serie di blocchi che sono iniziati in primavera nel Decreto Cultura, il cambiamento di tassazione entrerà quindi in vigore dal 1 gennaio 2015. Il merito di questa approvazione va al Ministro Franceschini che dopo il blocco ad inizio 2014 aveva garantito il proprio impegno.
Una componente importante a questo cambiamento è stato anche il forte interesse degli editori al cambiamento cercando di convincere lo stato italiano a cambiare. Nonostante la decisa opposizione dell’Unione Europea, la Commissione bilancio ha dato il via libera alla riduzione dell’aliquota garantendo coperture su una perdita stimata in 7,2 milioni, nel 2013 valeva 40 milioni di euro, prelevandoli dal fondo per gli interventi strutturali della politica economica. Gli ebook verranno quindi equiparati ai normali libri cartacei come riporta anche il testo pubblicato dal governo:
Ai fini dell’applicazione della tabella A, parte II, numero 18), allegata al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, e successive modificazioni, sono da considerare libri tutte le pubblicazioni identificate da codice ISBN e veicolate attraverso qualsiasi supporto fisico o tramite mezzi di comunicazione elettronica.
Se da una parte gli editori di libri festeggiano, definendolo un successo per chi legge, dall’altra parte gli editori di giornali sono meno soddisfatti. Alcuni giorni fa avevano espresso il disappunto a proposito di questa nuova legge chiedendosi perché le stesse aliquote non siano state applicate anche ai giornali. L’Italia, con questa decisione ha deciso di seguire Francia e Lussemburgo, che hanno già attivato agevolazioni superiori rispetto ad altri paesi europei. L’esame da superare sarà però quello con la Unione Europea, che durante ECOFIN previsto per il 27 gennaio analizzerà l’argomento ebook.