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Loris, fermata la madre. L’accusa è di omicidio

La procura di Ragusa dopo 8 ore di interrogatorio ha disposto un provvedimento di fermo nei confronti di Veronica Panarello, la madre di Andrea Loris Stival. È stata lei, secondo i magistrati e gli investigatori di polizia e carabinieri, ad uccidere il bambino lo scorso 29 novembre. Avrebbe agito da sola, prima strangolando il figlio con la fascetta da elettricista e poi gettandolo nel canalone in cui è stato ritrovato da Orazio Fidone, l’ex cacciatore accusato per primo di omicidio.

Le prove

Veronica Panarello ha risposto ad ogni domanda rivoltagli dal PM ricostruendo gran parte della propria vita. A tratti è sembrata quasi imperturbabile nel controbattere alle accuse. “Non l’ho ucciso io, lui era il mio bambino” , ha ripetuto ai magistrati della Procura di Ragusa. Un elemento ha però messo in discussione la già lacunosa ricostruzione dei fatti della donna. La sua macchina è stata immortalata dalle telecamere che controllano la stradina di campagna che conduce al canalone dove è stato trovato il corpo di Loris. Veronica ha detto di non aver mai percorso quella strada ma le immagini riprese da quelle telecamere, e rese più nitide grazie al software in dotazione allo Sco, hanno permesso di identificare proprio la Polo nera della donna.

Tante le incongruenze durante l’interrogatorio e anche in virtù di questo il magistrato ha disposto lo stato di fermo con accusa di omicidio volontario aggravato dal legame di parentela. Dopo l’interrogatorio ha lasciato la Procura di Ragusa ed è stata accompagnata in Questura dove ha trascorso la notte. Sarà interrogata di nuovo dai PM nelle prossime ore.

I dubbi del marito

Mentre tutti in paese già la accusavano di aver ucciso suo figlio, soltanto il marito tentava in tutti i modi di proteggerla. Dopo l’interrogatorio del pomeriggio il padre del piccolo Andrea Loris Stival è però esploso, come se avesse capito qualcosa dalle dichiarazioni della donna:

“Mi deve solo dire il perché. Poi può morire. A questo punto voglio solo indietro mio figlio.”

Un passato misterioso

Tra le contraddizioni emerse dall’interrogatorio c’è anche una vicenda legata al passato. Veronica ha detto di non conoscere quei luoghi in cui è stato ritrovato il cadavere del figlio ma i fatti dimostrano il contrario. Quando quei campi erano in buone condizioni e i Panarello abitavano da quelle parti, in un casolare, lei tentò d’impiccarsi all’età di 15 anni. Pare che avesse appena scoperto che suo padre non era propriamente suo padre.

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