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Amazon spinge per testare i droni consegnapacchi negli USA

Circa un anno fa Amazon ha stupito tutti presentando in video un nuovo e rivoluzionario metodo di consegna. Pacchi trasportati da droni potrebbero consentire un arrivo immediato degli acquisti a molti internauiti che scelgono di comperare i loro prodotti preferiti su Amazon. Dopo l’entusiasmo iniziale sono arrivate le prime critiche. Utilizzare un servizio di consegna via drone potrebbe essere poco sicuro per le persone a terra. Un guasto improvviso potrebbe farli precipitare, causando più di qualche problema.

Anche in virtù di queste problematiche la Federal Aviation Authority (FAA) ha vietato al colosso delle vendite online la sperimentazione dei droni consegnapacchi negli USA. In UK sono già partite le prime fasi di test ma negli Stati Uniti la pratica di utilizzare droni per consegnare acquisti è ancora ritenuta illegale.

Paul Misener, vice president of global public policy di Amazon, ha scritto una lettere alla FAA minacciando pesanti ritorsioni in caso di mancata approvazione di tali test.

“Senza la possibilità di testare all’aperto negli Stati Uniti non avremo altra scelta che deviare ancora di più delle nostre risorse di ricerca e sviluppo all’estero. Temo che la FAA può mettere in discussione i vantaggi fondamentali di utilizzare l’innovazione tecnologica negli Stati Uniti.

I programmi della FAA prevedono una revisione della legge entro i primi mesi del 2015. Non è detto però che in quei giorni venga dato il via libera al colosso statunitense. Forse la legge che proibisce i test all’aperto di droni consegnapacchi potrebbe diventare ancora più severa.

A Cambridge, in Inghilterra, i droni di Amazon volano senza alcun tipo di problema. Pensate che nel Regno Unito sono già 300 le licenze emesse per uso commerciale dei droni, molte delle quali utilizzate per fotografia e riprese.

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