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Crioterapia e recupero fisico – Meccanismi d’Azione

Nel primo articolo abbiamo iniziato ad introdurre l’argomento della crioterapia. Oggi proseguiamo scoprendone i meccanismi d’azione e le possibili applicazioni in campo sportivo.

Attualmente la crioterapia viene applicata principalmente per trattare affezioni a carico dell’apparato muscolo-tendineo, come traumi diretti e indiretti, in combinazione con il bendaggio elastico e compressivo allo scopo di ottimizzare ed accelerare il processo di guarigione e recupero. Per il trattamento dei traumi acuti del sistema muscolo-scheletrico, gli anglosassoni utilizzano la procedura denominata RICE (Riposo, Ghiaccio, Immobilizzazione ed Elevazione) ponendo, quindi, la crioterapia come protagonista principale in questa casistica. Nel trattamento dei traumi acuti la terapia del freddo è, quindi, consigliabile nell’immediato, subito dopo l’evento traumatico e fino a due settimane dall’episodio.

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Analizziamo ora quali sono i principali meccanismi d’azione del trattamento crioterapico. L’azione della crioterapia produce diversi effetti importanti sul nostro organismo, quali:

  • Azione Anti-metabolica: causata dalla locale ipotermia, ha lo scopo di rallentare il metabolismo tissutale diminuendo il consumo di ossigeno a livello cellulare;
  • Azione Antinfiammatoria: l’abbassamento di temperatura determina un’immediata vasocostrizione locale riducendo il rigonfiamento edematoso dell’area interessata, impedendo l’estensione del danno tissutale;
  • Azione Analgesica: causata indirettamente attraverso la diminuzione dello spasmo muscolare, dell’edema e della reazione infiammatoria e direttamente attraverso la diminuzione dell’eccitabilità delle terminazioni nervose libere ed aumentando la produzione di endorfine;
  • Azione Antispastica: (crampo muscolare ndr) si verifica conseguentemente agli effetti dell’azione analgesica, contestualmente con la diminuzione della funzione riflessa e all’interruzione del ciclo dolore-spasmo-dolore. In tali casi risulta essere utile l’abbinamento dello stiramento muscolare all’uso del ghiaccio (crio-stretching);
  • Azione Anti-edemigena: dovuta all’immediata vasocostrizione locale, per cui si blocca la fuoriuscita del sangue dai vasi dopo una lesione, e si inibisce l’aumento della pressione osmotica che provoca la fuoriuscita del plasma dai capillari nello spazio interstiziale;

A questo punto sappiamo quanto è consigliato l’utilizzo della crioterapia e come funziona. Nel prossimo articolo valuteremo le controindicazioni a questa pratica, daremo qualche altra indicazione su quando farne uso e trarremo le nostre conclusioni. Crioterapia: alla prossima!

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