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ANALISI – Juventus, ancora la prima della classe

Juve di nuovo prima della classe, e dopo la prestazione di ieri sera tutti sono promossi a pieni voti. Ancora lui il grande protagonista: il nuovo modulo. La nuova disposizione tattica ha davvero rigenerato la squadra, mettendo in luce nuove e vecchie personalità. Il nuovo modulo permette alla squadra di avere un uomo in più in mezzo al campo, così ieri sera abbiamo visto un Andrea Pirlo di nuovo ispirato che, con un uomo in più davanti, ha più soluzioni per impostare la manovra, e uno straripante Paul Pogba che in posizione più avanzata è davvero devastante. Prova superata,stavolta, sotto tutti i punti di vista: fisico, tattico e ancora una volta mentale.

Esame di maturità  in scioltezza: attenzione, concentrazione gestione perfetta della partita. Il cambio di marcia è l’arma vincente: la squadra si difende quando necessario, attacca, affonda appena se ne presenta l’opportunità. Non è più indispensabile aggredire restando in apnea 90′ : la squadra gioca meglio variando il ritmo e l’intensità a seconda delle situazioni. Se a questo aggiungiamo anche un notevole miglioramento nella fase realizzativa, il risultato è la partita perfetta: una Juve travolgente, che sbaglia meno davanti la porta, che sfrutta meglio le palle goal, che segna più dello scorso anno. E’vero che dopo il primo goal non c’è stata nessuna reazione della Lazio che perde tutti i duelli e che non la forza di contrastare, che è troppo debole per poter reggere il confronto con una Juve alla quale la sosta sembra aver fatto solo bene. La “mini-crisi” , così l’hanno chiamata, sembra essere passata e la Juventus riprende il suo cammino rilanciando le proprie ambizioni: le parole di Tevez nel post-partita spingono a credere nei propri sogni. Tornare competitivi in Europa è difficile, ma questo gioco rende la strada un pò  meno tortuosa. Il momento di forma è impeccabile, da sfruttare al massimo soprattutto in un periodo che si prevede tra i più impegnativi, sia in campionato che in Champion’s.

La Juve ha ancora fame, ma mangia senza grandi abbuffate: convince sempre di più mister Allegri, nonostante la pesante eredità da gestire, ha preso per mano la squadra e la sta conducendo sulla via del divertimento prima ancora che su quella dei risultati.

Oggi guardare la Juve giocare così è davvero uno spasso; la pressione della Roma è stata neutralizzata,e avanti così, passo dopo passo, in una sfida che sembra durare ancora per molto.

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