Poco più di un’ora e mezza, tanto è durato l’incontro tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi. Dopo gli “scricchiolii” dei giorni scorsi una stretta è stata data al “patto del Nazareno”. Al centro della discussione di stasera l’Italicum, il nuovo sistema elettorale che, entro fine dicembre, così come voluto dal premier, potrebbe essere approvato in Senato.
Legge elettorale con premio di maggioranza al 40% per la lista vincente (non per la coalizione e al 37%); reintroduzione (non totale) delle preferenze; quote rosa al 40% dei capolista; riduzione delle circoscrizioni elettorali; riduzione soglia di sbarramento al 3-4% per la singola lista (non al 12% per la coalizione), questi i termini di accordo parziale a cui sono pervenuti i capi di PD e FI. La stretta al patto dovrà però passare ancora il controllo di uno dei partiti in Esecutivo, il Nuovo Centro Destra di Angelino Alfano.
Questione di sostanza e non di forma resta, infatti, per gli alleati del governo a guida Renzi, la definizione della cosiddetta “soglia bassa” di sbarramento al 3%, che garantirebbe un accesso quasi certo alla Camera dei Deputati (il Senato avrà una nuova modalità di composizione) per i partiti minori. Ad opporsi alla cifra del 3% Silvio Berlusconi, che, in un centro-destra frammentato come quello attuale, con una soglia più elevata potrebbe arginare il drenaggio di consenso da Forza Italia verso altre formazioni, obbligate così, dalle percentuali, a rientrare nell’alveo di una lista del Cav. Nel centro-sinistra l’attenzione si sposta alla direzione del PD, convocata per stasera alle 21:00.