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Google non fa più parte di ALEC

ALEC, ovvero American Legislative Exchange Council, è un’associazione composta da legislatori statali e vari sostenitori del settore privato e, come si può capire dai componenti, fa il gioco delle compagnie americane che la compongono: infatti tra le posizione di pensiero occupate dalla ALEC c’è anche il negare strenuamente tutti i problemi legati al cambiamenti climatici – effetto serra e così via – in barba alla green economy.

Parte di ALEC era anche Google, azienda da sempre attenta all’ambiente, e questo dualismo non piaceva molto all’opinione pubblica e – ovviamente – agli investitori. Per fortuna Eric Schmidt ha chiarito oggi la loro posizione sulle politiche di ALEC:

Tutti sono a conoscenza del cambiamento climatico in atto e le persone che lo negano stanno danneggiando in modo significativo i nostri figli e nipoti, rendendo il mondo intero un posto peggiore. Non dovremmo sostenerli. Stanno letteralmente mentendo.

ALEC ha poi risposto dopo aver appreso dell’abbandono di Google con queste parole:

Ci dispiace apprendere che Google abbia deciso di non essere più nostro membro in seguito alla pressione esercitata da parte di organizzazioni e individui che intenzionalmente interpretano le politiche del libero mercato come il negare i cambiamenti climatici. ALEC crede nella libertà di parola e d’espressione. Google è una voce autorevole su queste ed altre questioni e sentiremo la mancanza della sua prospettiva nei temi che discuteremo.

Anche Microsoft faceva parte di ALEC ma ha abbandonato l’associazione per gli stessi motivi di Google. Noi possiamo commentare solo una cosa: libertà di parola è un conto, negare  ciò che è stato dimostrato dalla scienza per mero denaro è un altro.

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