Cerca
Close this search box.
Cerca

VIRO, lo smartphone infinito made in Italy

VIRO, una startup tutta Italiana, nata nel febbraio del 2013 si è posta l’obiettivo di ottenere uno smartphone dalla durata della batteria ILLIMITATA, o meglio, che non necessiti di ricarica ogni giorno, grazie ad una tecnologia che ricarica lo smartphone praticamente sempre, però è ancora ignota al mondo ed è stata sviluppata appunto da questo team nostrano. Per svelare quale fosse tale tecnologia molti hanno provato ad ipotizzare quale metodo venisse utilizzato, e le risposte più gettonate sono state: un pannello solare o una tecnologia di ricarica che si aziona grazie al movimento. VIRO di certo non si pone limiti, perchè è decisa a puntare molto in alto con uno smartphone top di gamma dalle caratteristiche davvero impressionanti.

Sulla pagina ufficiale Facebook hanno pubblicato alcune immagini che svelano alcuni particolari dello smartphone come il processore Snapdragon 810, ovvero l’ultimo processore presentato da Qualcomm, ed il più prestante, con supporto ai sistemi a 64 bit, la fotocameta anteriore da 8 Megapixel con flash led e registrazione video in FullHD, la fotocamera posteriore da 20,7 Megapixel con doppio flash led e registrazione video in 4K, entrambe dotate di stabilizzatore ottico d’immagine (OIS) e di registrazione video a 120 fps. In più, come se non bastasse il dispositivo sarà anche waterproof, senza l’utilizzo di scomodi sportellini per rendere impermeabili le porte scoperte dei connettori.

viro sensori fotocamera

Per il resto non si conoscono ancora dettagli in merito a dimensioni, design, versione di Android montata e prezzi di vendita. L’unica cosa a noi nota è che arriveranno ulteriori informazioni direttamente dalla pagina ufficiale Facebook, e che la data di presentazione è 1 Ottobre 2014, mentre la data di commercializzazione è prevista per l’inizio del 2015, come quella del processore Qualcomm Snapdragon 810 d’altronde.

viro presentazione

I prezzi secondo le risposte del team saranno davvero competitivi, anche se a mio modesto parere non penso possano raggiungere i prezzi così competitivi della concorrenza cinese, ma se davvero si dovrà scegliere tra un prodotto made in Italy (anche se assemblato in cina) ed un’altro di provenienza differente, penso che la scelta giusta sia aiutare prima di tutto la piccola startup italiana, e in qualche modo anche il nostro Bel Paese.

Che ne pensate di questa trovata? Andrà in porto? Comprerete un device del genere?

Condividi

Altre news