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Magico Leverkusen, Schmidt può sognare

 

 

Bundesliga 2014/15

 

2A giornata

Bayer Leverkusen – Hertha Berlino   4 – 2

 

Bayer Leverkusen : Leno – Jedvaj – Toprak – Spahic – Boenisch – Castro – Rolfes – Bellarabi – Calhanoglu – Son – Kiessling   All. Schmidt

Hertha Berlino : Jarstein – N’Djeng – Heitinga – Brooks – Van den Bergh – Lustenberger – Beerens – Niemeyer – Hosogai – Schulz – Schieber   All. Luhukay

Arbitro : Tobias Stieler

Marcatori : 24′ autogol Jedvaj (HB) – 50′ Jedvaj (BL) – 60′ Schieber (HB) – 61′ Spahic (BL) – 74′ Brandt (BL)- 86′ Bellarabi (BL)

 

Il Bayer Leverkusen si presenta all’esordio in campionato di fronte ai propri tifosi con tante certezze, date dalla vittoria esterna di Dortmund e dalla doppia sfida Europea al Copenaghen. La squadra di Schmidt ha mostrato carattere, offrendo un calcio veloce ed offensivo e mettendo in risalto le indubbie qualità del giovane Calhanoglu. Il Turco prelevato dall’Amburgo si è inserito benissimo nello scacchiere tattico delle Aspirine, regalando giocate di qualità e mettendosi al servizio della squadra.

In casa Hertha Berlino invece si guarda con ottimismo ad una stagione che può regalare soddisfazioni, Luhukay, al suo terzo anno su questa panchina, è ormai diventato il condottiero di un team ambizioso e in grado di fare bene, potendo contare anche su innesti di valore come Heitinga e Schieber. Sarà affidato proprio all’ex Dortmund il compito di impensierire la retroguardia del Bayer, compito non facile vista l’esperienza di Toprak e Spahic e la diga di centrocampo formata dal duo Rolfes-Castro.

LA GARA : Se non fosse stato per il goffo autogol dell’ex Romanista Jedvaj difficilmente avremmo trovato l’Hertha in vantaggio al termine del primo tempo, ed invece è proprio così, i biancoblu sfruttano l’errore del giovane Croato che in scivolata anticipa il proprio portiere e poi sono bravi a resistere ai continui attacchi di un Leverkusen che ha il merito di reagire e di continuare a premere come aveva già fatto prima dello svantaggio. Dopo i primi 45 minuti le statistiche parlando di 13 tiri del Leverkusen, di cui 4 nello specchio della porta. La conclusione più pericolosa, tra queste, può essere considerata quella di Castro al 42′, il suo tiro però viene respinto da un difensore, quando Jarstein sembrava superato.

La ripresa propone lo stesso identico copione del primo tempo, Leverkusen che attacca ed Hertha pronto a sfruttare ogni possibile errore, ogni nefandezza della retroguardia avversaria, con l’eccezione che stavolta, a differenza della prima frazione, non arrivano soltanto i tiri ma fioccano i gol. A timbrare per primo il cartellino, cercando di farsi perdonare l’errore di prima, è proprio Tin Jedvaj, bravo a seguire un’azione offensiva dei compagni sulla fascia opposta e a depositare in rete una volta avuto il pallone tra i piedi. Il Leverkusen sembra aver preso la partita in mano e riprende ad attaccare cercando il vantaggio, ma come spesso il calcio insegna, ed in particolare la Bundesliga, scoprirsi può diventare fatale e difatti non arriva il raddoppio del Bayer ma la seconda rete dell’Hertha, stavolta l’errore è del portiere Leno, che smanaccia una conclusione all’apparenza innocua proprio sulla testa di Schieber, il quale può depositare in porta senza problemi. Ago della bilancia che torna a pendere verso Berlino ? macchè, non passa neanche un minuto ed il Leverkusen riagguanta il pari. Schema capolavoro dei ragazzi di Schmidt, velo di Rolfes, blocchi in mezzo all’area, punizione di Calhanoglu alle spalle di tutti e terzo tempo vincente di Spahic.

Ora il vento è davvero cambiato, il Leverkusen ha davvero la gara in pugno e l’Hertha ben presto si arrende, i colpi del KO portano le firme di Brandt, bravo a ribadire in rete dopo il palo colpito da un compagno e di Bellarabi, autore di un gol d’autore, imbeccato dal solito Calhanoglu, lascia partire un destro al volo sul palo più lontano che non lascia scampo a Jarstein.

Il Leverkusen conferma quanto di buono fatto vedere in fase offensiva in queste prime uscite ufficiali, prendendosi 3 punti di fondamentale importanza vista come si era messa la partita. Da rivedere è piuttosto la fase difensiva che a tratti quest’oggi ha mostrato le amnesie che l’avevano caratterizzata nella scorsa stagione, la squadra di Schmidt resta comunque una compagine in grado di mettere in seria discussione il duopolio Bayern-Borussia, con la possibilità di intromettersi, se assistita dalla buona sorte, nella corsa al titolo. L’Hertha dal canto suo dovrà insistere su un modulo che potrà dare senza dubbio i suoi frutti, affrontando ogni match con la concentrazione e la determinazione, nonchè la sfrontatezza, mostrata quest’oggi.

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