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Questo oggetto di uso comune sta scomparendo dalla nostra vita

Ebbene si, il fiammifero sta scomparendo definitivamente dalla nostra vita quotidiana. Questo oggetto di uso comune, che negli anni ’70 ha registrato boom di vendite, arrivando anche 101 milioni di unità prodotte, nel corso dei decenni ha lasciato sempre più il posto all’accendino, diventando sempre più un prodotto di nicchia.  Il colpo di grazia definitivo arriva in modo indiretto dal Governo, che ha cancellato con un decreto legislativo le imposte sui fiammiferi.

Secondo le stime del Governo, infatti, nel 2014 le entrate fiscali dovute a questo prodotto si sarebbero attestate intorno ai 3 milioni di euro, una cifra che rappresenta meno dello 0,0007 % del gettito fiscale totale. Meglio rinunciarvi quindi, e aumentare le accise  su sigarette e tabacco.

Ormai anche la stessa parola “fiammifero” sta uscendo dal linguaggio comune, come sostiene la prof.ssa Nicolini della Sapienza di Roma, e diventa sempre più difficile reperire questo prodotto sul mercato. Ma il fiammiero non era solo un oggetto per accendere sigarette o fornelli, era un importante fenomeno di cotume italiano, infatti sulle scatole si potevano ritrovare illustrazioni e messaggi di tutti i tipi e generi. Dalla storia all’attualità, dalla pubblicità alla politica fino all’erotismo, ce n’era davvero per tutti i gusti.

Quelle scatolette sono diventate oggi molto ambite dai collezionismi e impazzano sui siti di vendita online.

fonte | La Stampa.it

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