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Apple + IBM: il Grande Fratello trasformato in Grande Amico

“Alzò lo sguardo verso quel volto enorme. Ci aveva messo quarant’anni per capire il sorriso che si celava dietro quei baffi neri. Che crudele, vana inettitudine. Quale volontario e ostinato esilio da quel petto amoroso. Due lacrime maleodoranti di gin gli sgocciolarono ai lati del naso. Ma tutto era a posto adesso, tutto era a posto, la lotta era finita. Era riuscito a trionfare su se stesso. Ora amava il Grande Fratello”. Sono queste le parole con cui George Orwell, nel lontano 1948, concludeva una delle opere più importanti nella storia della letteratura, ovvero ‘1984‘, romanzo che descrive un probabile mondo del futuro dove a comandare è il Grande Fratello. Questo stesso modello è stato per Apple, e soprattutto per Steve Jobs, come un mantra da portare avanti nella lotta contro IBM per acciuffare il primo posto nel mercato e cambiare in meglio il mondo. Tutto sembrerebbe svanito nel nulla. Apple e IBM ora sono alleate, combattono insieme per portare innovazione e dimenticano il passato. Quello che era il Grande Fratello, ora, si è trasformato in un Grande Amico.

Big Blue ora è un’arma da sfoderare contro una concorrenza sempre più sfacciata che arriva da altre parti del pianeta. Infatti, se questa collaborazione è iniziata, uno dei motivi principali sono proprio le aziende orientali, che negli ultimi anni si sono appropriate di grosse fette di mercato. Tra queste aziende troviamo Samsung, Sony, LG, Huawei, Xiaomi e molte altre, che grazie ad una accurata analisi dell’utente sono riuscite a sfornare prodotti dalle interessanti caratteristiche. Le aziende, da quelle cinesi a quelle giapponesi, passando per quelle sudcoreane, hanno sviluppato sistemi che in occidente non erano stati compresi come trascinatori di vendite, ma solo come semplici giocattoli per geek e nerd. Purtroppo per gli americani però, questa filosofia ha accelerato sempre di più, fino a diventare incontrollabile.

Se le aziende orientali avanzano senza paura, chi si trova dall’altra parte della collina, pur avendo un esercito molto forte, deve per forza allearsi con chi più gli è vicino, cercando di sferrare un colpo basso tale da avere il tempo di fare la mossa successiva. E’ questo lo scopo della collaborazione fra Apple e IBM, che insieme vogliono conquistare il settore dell’Enterprise Mobility, ogni anno sempre più bisognoso di tecnologie dedicate al business. IBM è ormai divenuto un icona mondiale in questo specifico mercato che, soprattutto negli ultimi 10 anni, si è insediata mantenendo una posizione stabile e, quasi, di monopolio.

La struttura di Apple però, anche se in contrapposizione con la filosofia di IBM, potrebbe essere fondamentale per continuare ad essere i padroni del settore. Big Blue non ha le potenzialità strutturali per poter lanciare dispositivi come iPhone o iPad, soprattutto perché quest’ultimi sono ormai un’istituzione fra le mani di ogni business man che si rispetti, ma anche dei normali dipendenti e impiegati. Sempre più aziende si affidano alla mela di Cupertino, anche sbattendo la porta in faccia a BlackBerry, altro rivale nel settore che sta avendo grosse difficoltà con la propria filosofia. Il colpo però è stato duro anche per società vicine come Microsoft e Google, che stanno facendo grandi passi in avanti, sviluppando software e applicativi sempre più connessi con il business. Dalla parte della società di Redmond, abbiamo potuto vedere come il nuovo Surface Pro miri proprio a questo settore, grazie anche al proprio OS, Windows, da sempre focalizzato sul settore professionale. Big G, d’altra parte, non è stato da meno e, insieme a Samsung, ha lanciato Knox, un sistema progettato per i tenere separati app e dati dell’ufficio da quelli personali.

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Apple vuole rimescolare le carte in tavola, grazie al proprio ampio e ben disegnato ecosistema, che soprattutto con le ultime versioni dei sistemi operativi, sia mobile con iOS 8, che con OS X Yosemite, potrebbe regalare un’esperienza senza precedenti. Per fare questo ha chiesto l’aiuto di un vecchio nemico, odiato per trent’anni e ora fido compagno di battaglia. E’ interessante come queste due società si siano, prima distaccate, poi d’improvviso unite senza batter ciglio. La morte di Steve Jobs, per quanto questo possa sembrare strano, potrebbe esser stato il filo conduttore che ha fatto dialogare nuovamente le due parti, provando ad impostare una nuova strada e cercando di vincere insieme. Il nemico da battere ora è con gli occhi a mandorla e ricco di liquidità da spendere per la progettazione di nuove idee, che solo con una visione costruttiva può essere contrastato.

Non conta più il passato, ora si guarda al futuro. Il Grande Fratello si è trasformato in un Grande Amico.

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