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Calo del desiderio maschile: cosa fare?

Ad ognuno di noi può capitare di attraversare momenti in cui ci sentiamo più stanchi del solito a causa di un eccessivo lavoro, dei rapporti stressanti con alcuni colleghi, del traffico caotico in cui siamo costretti ad immergerci per tornare a casa o anche, per pensieri che ci suscitano i nostri figli.

Talvolta, la stanchezza può essere dovuta ad un disturbo lieve ma debilitante come un raffreddore o un’influenza.

Ma, cosa può voler dire se il nostro lui si dichiara invece sempre troppo stanco non solo per fare ma anche solo per pensare al sesso? Cosa possiamo fare per aiutarlo in qualità di partner? 

Innanzitutto, dovremmo cercare di non farne una questione personale e di non pensare subito a tradimenti o a cause strane ma piuttosto cercare di capirne le motivazioni insieme, discutendo insieme del malessere che egli sta provando.

A volte, se vi è una effettiva stanchezza fisica che non permette per molto tempo di fare sesso con il nostro lui, sarebbe bene rivolgersi al medico per capirne le eventuali cause organiche, che vanno al di là di temporanei e di normali cali fisiologici. In questi casi il medico prescriverà degli esami e delle visite specialistiche grazie alle quali saremo in grado in breve tempo di capire le cause del disturbo al fine di mitigare l’ansia che questa situazione ed incertezza può suscitare e ripristinare per entrambi una appagante vita sessuale di coppia.

Quando invece la stanchezza è psicologica, questa può essere molto spesso il segnale di una depressione dietro cui si cela una carente autostima. La scarsa autostima nelle proprie capacità, è generalmente alla base del calo di desiderio maschile adulti e soprattutto giovani.

E’ molto importante cercare di non appesantire in questi casi, da parte di lei, la situazione già stressante con delle richieste e lamentele che potrebbero risultare soltanto mortificanti senza aiutare peraltro minimamente il partner e la vita di coppia nella risoluzione del problema stesso.

Nel caso in cui nel nostro lui la depressione sia persistente, non bisogna pensare che egli abbia un carattere debole o che sia molto fragile, ma che si tratta semmai di una persona sensibile che va aiutata sia attraverso la comprensione delle motivazioni alla base del suo problema e ciò è reso possibile sia cercando di avere nei suoi confronti la necessaria pazienza sia là dove il problema è troppo serio e preoccupante e sembra avere origine remote e profonde, chiedendo l’aiuto di uno psicoterapeuta e nel caso, di un sessuologo.

Contrariamente a quanto si crede abitualmente inoltre, anche per lui la vita sessuale potrebbe essere poco gratificante, sia per problemi gravi di coppia quali delle continue incomprensioni e disaccordi, sia per alcuni atteggiamenti di lei, tanto nella vita quotidiana che durante i rapporti intimi, che potrebbero spingerlo a provare poco desiderio. Anche i contrasti sull’educazione e decisioni importanti relativi ai figli, possono incidere se prolungati, molto profondamente sulla percezione del desiderio sessuale anche da parte di lui.

Anche in questi casi è molto utile parlarne insieme ed eventualmente, richiedere una consulenza di coppia che aiuti a chiarire e a risolvere i rispettivi dubbi e problemi e per ripristinare un buon dialogo, una buona armonia, come base di un successivo salto di qualità anche ad altri livelli della vita di coppia.

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