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Structure Sensor per iPad: il concorrente di Project Tango di Google

Al CES 2014 ha fatto la sua prima apparizione Structure Sensor, il nuovo dispositivo per le ricostruzioni 3D del mondo reale su iPad, che ha conquistato numerosi utenti ancora prima della annunciazione del Project Tango di Google. Il nuovo accessorio per iPad consente di creare rapidamente modelli di volti e oggetti, e di interagire con essi attraverso le applicazioni in realtà aumentata. Il che si traduce nella possibilità di poter giocare un gioco virtuale, interagendo con gli oggetti che si trovano nel mondo reale, raggiungendo obbiettivi e migliorando il proprio punteggio. Dai test effettuati si evince anche la possibilità di applicazioni nel campo dell’architettura, che includono la scansione di intere stanza, per creare planimetrie e inviare i modelli per le stampe in 3D.

Dall’altra parte troviamo gli utenti Android, estremamente entusiasti del nuovo Project Tango, un dispositivo tablet su cui Google sta lavorando, che come Structure Sensor per iOS, sarà in grado di generare modelli 3D virtuali, sfruttando un sistema di telecamere di profondità. Project Tango è costituito da una prima telecamera con emettitore laser, posto nella parte frontale del tablet che produce dei puntini infrarosso, e da una seconda telecamera che ha la funzione di riprendere le zone colpite dai puntini, scansionando l’oggetto per ricrearlo virtualmente.

Il team di iMore ha effettuato una recensione del dispositivo per il tablet della compagnia di Cupertino per verificare le sue capacità, e vedere se può essere in grado di offrire la stessa esperienza di Android.

HARDWARE

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Iniziamo a descrivere il device dal punto di vista di hardware, in cui il dispositivo risulta ben costruito e disponibile in due colorazioni, blu e acciaio. Quattro viti assemblano le due componenti principali di Structure Sensor, le quali sono fornite separatamente con un piccolo cacciavite. La struttura connettente i sensori viene caricata separatamente (3-4 ore di ricarica), senza attingere alla batteria del iPad. Inoltre il sensore è collegato ad un cavo lightining, che viene utilizzato per inviare i dati al tablet da usare per qualsiasi applicazione in esecuzione. A livello di ingombro il cavo si sente ma non così fastidiosamente. Un gruppo di Hacker ha già sviluppato un cavo capace di sbloccare delle funzioni nascoste nel sensore, ad esempio permette il flusso in diretta di immagini direttamente su PC o Mac.

La staffa che permette di collegare il Sensor al iPad è costituito da un semplice meccanismo a clip che lo rende molto semplice da attaccare e rimuovere. Non è universale per ogni tablet, di conseguenza dovrete acquistarla in funzione del vostro iPad ed è disponibile per iPad Air, iPad Mini e iPad 4. Insieme alla staffa sono incluse le viti standardizzate che permettono di adattare le proprie staffe ad altri dispositivi con un minimo sforzo. La staffa lascia uno spazio per la fotocamera, permettendole così di continuare ad operare, copre il tasto di sospensione mentre offre l’accesso al tasto pass-trough.

SOFTWARE

Dal test è risultato che le scansioni non sono sempre compiute correttamente, e la qualità varia in funzione dell’illuminazione e dello spazio posto tra il soggetto e l’oggetto, elementi che cambiano a seconda del software che si utilizza. Se la scansione viene persa anche solo per un piccolo istante, l’utente è costretto a riscansionare tutto dall’inizio. Bisogna evitare anche la scansione di oggetti riflettenti, perché non saranno registrati. In molti casi si possono verificare errori di RAM, cioè l’applicazione legata al sensore richiede più spazio rispetto a quello disponibile, e quindi viene consigliato di chiudere tutte le app aperte oltre alla sua, per permettere a Structure Sensori di funzionare correttamente. Per aiutare il sensore a scansionare gli oggetti nella maniera più corretta, è  consigliabile utilizzare superfici di rilievo. I file OBJ potrebbero non essere alla pari di raffigurazioni effettuate da artisti esperti, ma comunque offrono un buon punto di partenza che può essere ultimato con gli strumenti giusti.

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Attualmente sono disponibili 4 applicazioni di esempio open-source, oltre ad un app di terze parte e un applicazione di base che fornisce una prima visuale della fotocamera. Le due app a realtà aumentata, Fetch e Ball Physics, funzionano discretamente bene, infatti la collisione tra il soggetto virtuale e gli oggetti del mondo reale risulta molto precisa e si ha la vera sensazione di rimanere bloccati contro di essi.

L’applicazione Scanner è la più semplice ma anche la più utile. Con essa è possibile impostare un cubo di area di destinazione semplicemente pizzicando lo schermo, e da li si potrà iniziare la scansione. Una volta terminata la scansione il file OBJ è pronto per essere inviato via email. Una funzionalità che non è stata ancora inclusa è la possibilità di modificare il file direttamente da iPad, anche se c’è un app che supporta questa funzionalità.

L’app di terze parti che attualmente funziona è itSeez3D, un app dotata di interfaccia lucida che permette di esportare file in formato PLY e OBJ, oltre alla condivisione verso un popolare network 3D gratuito, Sketchfab. Diversamente da Scanner, itSeez3D recupera le singole immagini, anche se non mancano gli errori di scansione e gli oggetti piccoli non vengono scansionati. Buona la resa su oggetti di grandi dimensioni.

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BOTTOM LINE

In conclusione l’esperienza di Structure Sensor è risultata molto buona e unica nel suo genere, e anche piuttosto divertente. Nonostante un po’ di confusione nei primi momenti di utilizzo, una volta aggiungete le texture, gli oggetti diventano praticamente identici alla realtà. Ciò che ha colpito di più è stato il tempo di esecuzione della scansione, che in pochi semplici passi permette all’utente di interagire con la propria immagine virtuale.

Il problema più grande del sensore è che in questo momento molte funzionalità sono piuttosto limitate. Occipital si sta occupando di reclutare sviluppatori di terze parti per creare applicazioni che si basino su questa tecnologia, tuttavia 399 dollari per l’hardware, oltre alle spese per un iPad, rendono difficile questa operazione. Non resta che aspettare di assistere a come si evolverà questo progetto, anche se è siamo abbastanza certi che Structure Sensori riceverà un discreto successo. Basti pensare che su Kickstarter ha raggiunto 1 milione e 300 mila dollari di finanziamento, surclassando la cifra necessaria per avviarne la produzione.

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