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Una Germania epica umilia il Brasile, dopo 12 anni è di nuovo finale

Brasile – Germania     1-7

 

Brasile: Julio Cesar; Maicon, Dante, David Luiz, Marcelo; Luiz Gustavo, Fernandinho; Hulk, Oscar, Bernard; Fred. All. Scolari

Germania: Neuer; Lahm, Boateng, Hummels, Howedes; Schweinsteiger, Khedira; Mueller, Kroos, Lezil; Klose. All. Loew

Arbitro: Rodriguez (MEX)
Marcatori: 11′ Mueller, 23′ Klose, 24′,26′ Kroos, 29′ Khedira, 69′, 79′ Schurrle, 90′ Oscar (B)

L’8 luglio rimarrà per sempre una data storica per la Germania e per tutti i tedeschi. Dopo la vittoria nel mondiale del 1990, la nazionale tedesca si regala un’altra notte magica facendo sprofondare nella disperazione il Brasile e con lui un intero popolo. Dopo 24 anni, l’8 luglio significa ancora trionfo. Mai nella storia del calcio si era assistito ad una tale dimostrazione di forza in una semifinale di un campionato del Mondo. Mai si era vista una Germania così forte, esplosiva e sopratutto mai doma. Mai una squadra padrone di casa, era stata umiliata in questa maniera subendo una lezione quasi scolastica da una nazionale superiore in ogni parte del campo. Dopo tante sconfitte storiche e difficili da mandare giù, la Germania è stata risarcita con gli interessi da una gara incredibile e forse scritta dalla penna fantastica di Omero. Quella mentalità vincente che Joachim Loew cercava nei suoi da più di quattro anni, è emersa tutta insieme in una notte brasiliana dove nel 7-1 finale si è visto il coronamento di un progetto tecnico di squadra e di nazione lungo oltre 10 anni. La Germania è sempre lei, non guarda l’avversario e gioca indipendentemente da chi ha di fronte. Loew infatti è stato semplicemente perfetto e con lui tutti gli ingranaggi di una macchina altrettanto  perfetta. Un 4-1-4-1 da applausi con Schweinsteiger vertice basso e Khedira a funzionare da elastico pressando i portatori tedeschi e liberando la genialità di Toni Kross, calciatore geniale e questa sera più che perfetto. Il CT ha voluto riproporre la stessa squadra vista contro la Francia, con Klose unica punta e Lahm nel ruolo di terzino destro, un ruolo che sa fare meglio di chiunque altro. Inutile aspettare l’avversario, perché la Germania ha giocato in attacco dal primo istante di partita, chiudendola già dopo 23′. Negli occhi di oltre 80 milioni di tedeschi, sono svaniti in un attimo gli incubi degli ultimi quarto mondiali persi tra finale e semifinale. Questa volta è scesa in campo una Germania epica.

La gara – Joachim Loew disegna una Germania perfetta, con un Kroos geniale e ispiratissimo e un Khedira fantastico nell’aggredire i portatori di palla brasiliani. Le azioni più pericolose nascono proprio dal pressing asfissiante dei tedeschi che sono bravissimo a ripartire in contropiede. Dopo un paio di azioni vanificate proprio all’ultimo dalla difesa verde oro, la Germania passa in vantaggio con il sesto sigillo nel Mondiale di Thomas Mueller che tutto solo su azione d’angolo supera Julio Cesar al volo di sinistro. Il gol dell’attaccante del Bayern è pesantissimo e il Brasile accusa tremendamente il colpo perdendo la testa nei successivi 18′  di gara che tutto il popolo brasiliano ricorderà per sempre. Al 23′ arriva il 2-0 di Miroslav Klose, una rete che di fatto chiude già la gara ma che soprattutto porta l’attaccante della Lazio nella storia dei campionati del Mondo di calcio come massimo goleador di tutti i tempi con 16 reti, una in più del “Fenomeno” Ronaldo. La Germania è padrona del campo e nei successivi 6′ di gioco trova addirittura la cinquina prima con la doppietta di Toni Kroos (splendido il primo gol al volo di sinistro) e poi con la prima rete al Mondiale di Sami Khedira che di piatto batte Julio Cesar per la quinta volta. Il secondo, il quarto e il quinto gol della Germania, arrivano con azioni splendide in stile calcio a 5 e tutte di prima. Una dimostrazione di forza e di consapevolezza, a cui gli stessi tedeschi stentano a credere. Nella ripresa il Brasile prova a partire forte almeno per salvare la faccia, ma un monumentale Neuer salva prima su Oscar e poi splendidamente su Paulinho deviando in angolo. La Germania però è ancora in partita e trova la cattiveria agonistica di infierire nuovamente su di un Brasile ormai alle corde e stremato fisicamente e psicologicamente. Il 7-1  finale è il frutto della doppietta del neo entrato Andrè Schurrle, che prima mette in rete di piatto destro dopo un pregevole assist di Lahm e poi realizza una delle reti più belle del mondiale calciando al volo di sinistro sotto l’incrocio dopo un fantastico stop volante. Nel finale di tempo, tra i pianti e gli olè di protesta dei brasiliani, Oscar approfitta dell’unica disattenzione della difesa tedesca trovando la rete della bandiera e del definitivo 7-1. Dopo 12 anni la Germania torna in finale vendicando la sconfitta del 2002 in Giappone subita proprio contro i brasiliani. Dopo 24 anni, potrebbe essere davvero arrivato il momento di festeggiare il quarto titolo mondiale.

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