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Germania di misura, sarà ancora semifinale

 

Mondiali FIFA – Brasile 2014

Quarti di finale

Francia – Germania   0 – 1

Francia : Looris – Debuchy – Varane – Sakho – Evra – Pogba – Cabaye – Matuidi – Valbuena – Griezman – Benzema   All. Deschamps

Germania : Neuer – Lahm – Boateng – Hummels – Howedes – Khedira – Schweinsteiger – Kroos – Muller – Ozil – Klose   All. Loew

Arbitro : Nestor Pitana

Marcatori : 13′ Hummels (G)

 

Argentina, Brasile, Francia e Germania sono le ultime nazionali di questo mondiale a potersi fregiare di un titolo del mondo, le ultime due si fronteggieranno quest’oggi a Rio de Janeiro, nello storico impianto Maracanà è di scena il derby Europeo tra la Francia di Deschamps e la Germania di Joachim Loew.

Sicuramente tra le 4 gare in programma in questi quarti di finale questa si ripromette di essere tra le più sentite e combattute, di fronte due squadre che hanno saputo ritagliarsi un ruolo da protagoniste, mettendo in mostra ottime individualità unite alla storica solidità che contraddistingue i club del vecchio continente.

La Francia arriva alla partita dopo aver vinto con merito un girone che la vedeva grande favorita ed eliminando la modesta Nigeria agli ottavi grazie al sempre più decisivo Pogba, più duro il compito della Germania che ha avuto la meglio sull’Algeria solo ai tempi supplementari, dopo aver rischiato in più di un occasione. I Tedeschi li conosciamo bene, in competizioni importanti come un Mondiale o un Europeo non falliscono mai, anche se i terzi posti iniziano a stare stretti. Sono i Francesi piuttosto ad aver sorpreso, dopo la delusione e le critiche di Sudafrica 2010 hanno saputo ricreare grazie a Deschamps un gruppo solido ed unito sopperendo all’assenza pesantissima di Franck Ribery, infortunatosi nel premondiale. A spiccare nei blues sono il talento del già citato Paul Pogba, i gol di Benzema, il dinamismo di Matuidi, Griezman e Valbuena e la prestanza fisica del duo difensivo Sakho-Varane. Una squadra temibile se gli viene concesso spazio ma che fatica a fare la partita e a scardinare squadre ben schierate dietro. Discorso diverso per la fortissima Germania, vista dalla stragrande maggioranza degli addetti ai lavori come la principale outsider alle Sudamericane Argentina e Brasile. Joachim Loew ha creato un collettivo ben amalgamato in grado di trovare con grande facilità la porta nonostante l’assenza di una vera prima punta, gente come Ozil, Kroos, Gotze e soprattutto Muller è sempre in grado di creare pericoli, anche giocando in spazi stretti. Nonostante la disponibilità di quasi tutti i propri effettivi (sventata la minaccia di un’epidemia di mal di gola che aveva colpito lo spogliatoio Tedesco) il selezionatore Tedesco sorprende tornando all’antico e piazzando Klose a fare la boa, rilegando Gotze in panchina e permettendo a Lahm di tornare a giocare da terzino con Khedira in mezzo al campo insieme a Schweinsteiger.

La gara dimostra sin dai primi minuti un cambio di trend rispetto agli ottavi, ritmi più veloci nonostante il caldo e la ferma volontà di non arrivare nuovamente a giocarsi la partita ai tempi supplementari. Parte meglio la Germania che sfrutta la propria superiorità numerica a centrocampo e prende ben presto in mano le redini del match, Muller è il solito motorino e tornando a giocare più vicino al centrocampo entra spesso nel vivo del gioco, ben coadiuvato da Ozil e Kroos. E’ proprio il gioiello Bavarese a battere la punizione che permette ai suoi di passare in vantaggio, dimostrando che il Real Madrid campione d’Europa non a caso punta forte su di lui. E’ il 13′ quando Hummels sfrutta il cross del compagno e supera di testa l’incolpevole Lloris, un gol che ha il merito di svegliare una Francia fin lì spenta e che si farà preferire ai rivali nei minuti successivi del primo tempo. I più pericolosi sono il sempre presente Benzema e Valbuena ma Neuer dimostra di meritare tutti gli elogi giunti per le sue parate e per le sue uscite da libero aggiunto, sventando gli attacchi dei transalpini e permettendo ai suoi di chiudere avanti all’intervallo.

Nella ripresa i ritmi calano, un solo time out per tempo, per giunta breve, non basta ai giocatori per dare il massimo con un tale livello di umidità ed una temperatura che si aggira puntualmente sui 35 gradi, alla Germania le cose stanno bene così, è la Francia che potrebbe e dovrebbe dare di più, gettare il cuore oltre l’ostacolo è fondamentale se si vuole mettere in difficoltà una squadra come quella Tedesca che ha preso gol solo dal Ghana e al 120′ dall’Algeria.

Solo dal 65′ in poi i blues iniziano a farsi vedere con maggiore insistenza dalle parti di Neuer, Benzema è troppo isolato davanti e Deschamps tarda a far entrare una spalla in grado di poterlo aiutare come Olivier Giroud, il bomber dell’Arsenal scalpita in panchina vedendo i suoi compagni in difficoltà, ma l’ex tecnico della Juventus è inamovibile, anche perchè la Francia avrebbe le sue occasioni per trovare il pari, ci prova con Varane prima e Matuidi poi, ma le loro conclusioni si spengono sui guantoni dell’insuperabile Manuel Neuer, il portierone del Bayern si erege a protagonista dei suoi, stesso non si può dire del neo entrato Schurrle e di Muller che non riescono a capitalizzare in contropiede sugli spazi lasciati da una Francia che ora si, è riversata in avanti.

Nonostante non trovi il raddoppio la Germania regge, l’ultima occasione per riaprire la gara è di Karim Benzema ma neanche a dirlo il suo tiro è fin troppo facilmente preda di Neuer. E’ l’epilogo finale di una gara che inizialmente sembrava potesse regalare maggiori emozioni ma in cui hanno influito i soliti fattori che hanno caratterizzato questo mondiale : il clima e gli orari in cui si disputano le partite, l’estremo tatticismo e la prudenza degli allenatori impegnati, la voglia di vincere ma non stravincere perchè ciò che conta è raggiungere il traguardo, cosa che è riuscita agli uomini di Joaquim Loew che porta la Germania alla sua ennesima semifinale mondiale con la speranza grande che questa volta l’epilogo sia diverso. La sua è una squadra matura per vincere nonostante la giovane età di molti suoi elementi, abituati però ai grandi palcoscenici dei loro club, una squadra solida e che lascia le briciole ai propri avversari. Anche oggi ha fatto valere poi, il suo enorme blasone e la maggiore esperienza in partite del genere contro una Francia in cui i più giovani come Pogba e Griezman sono spariti ed in cui a fare la differenza non sono bastati i senatori Benzema, Lloris, Evra e Valbuena. Ora ai blues occorre rialzarsi e puntare forte all’Europeo 2016 in cui senz’altro potrà giocare un ruolo da protagonista, la Germania invece quel ruolo è pronta a recitarlo in Brasile, i padroni di casa o la Colombia non preoccupano, i panzer Tedeschi sono pronti.

 

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