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MacBook Air 13” (2014): la recensione

Più volte mi sono ritrovato a recensire computer su TechGenius.it, ma per la prima volta mi trovo ad avere in esame un Mac. Tale situazione mi dovrebbe rendere la stesura della recensione più semplice, visto che sono un Mac user da diversi anni, ma è tutto l’opposto. Mi ritrovo a recensire un prodotto (e non lo dico da persona di parte) eccezionale, che nella sua categoria non ha proprio rivali. Stiamo parlando del MacBook Air, l’ultrabook per eccellenza. Quando nel 2008 Steve Jobs lo presentò al mondo, iniziò una rivoluzione, visto che rare volte (se non mai) si erano visti portatili di tale spessore. Uno dei primi spot, quello in cui l’Air veniva estratto da una busta postale, fece rimanere a bocca aperta tutti. Tutt’oggi il computer ultra sottile della mela tiene testa ai tantissimi ultrabook che sono nati negli anni a venire, e devo dire che lo fa in maniera egregia. Ma evitiamo di perderci ulteriormente in chiacchiere, ed iniziamo a parlare un po’ di questo prodotto, la cui review potrebbe consistere anche solo in un piccolo paragrafo da poche righe.

Il modello da noi testato è il MacBook Air 6,2 ovvero l’ultimo uscito sul mercato in versione 13 pollici top gamma, che per diverse settimane abbiamo testato grazie ad Apple. Questo nuovo MacBook Air si differenzia dal suo predecessore sostanzialmente per lo speed-bump del processore Intel Core i5 (che passa da 1,3GHz ad 1,4GHz), per la batteria un po’ migliorata e per il calo di prezzo di 100€. Sicuramente non si tratta di un major update, ma un refresh abbastanza accettabile.

Come solitamente facciamo noi nelle review, iniziamo col parlare del design. Cosa c’è qui da dire? Il corpo dei MacBook Air è sempre stato affascinante, ed è alienato con tutta la gamma Mac, che da qui a qualche anno comprende tutte scocche unibody di colore grigio chiaro che son sempre piaciute a tutti. Come ben sappiamo il profilo laterale va a stringersi verso la fine, diventando pian piano sempre più sottile. La tastiera nera poi riesce a far risaltare ancor più questo design minimal, assieme alla striscia nera posteriore. Sinceramente ho sempre trovato stupenda l’estetica dei MacBook Air (e Pro), in quanto già ad una prima occhiata danno freschezza e leggerezza, grazie al fattore minimale che non è presente nella maggior parte dei notebook.

Simple Design

Caratteristica principale è sicuramente lo spessore e la leggerezza, il nome Air non è scelto infatti a caso. Stiamo parlando di soli 1,7cm di spessore (che nella parte finale più sottile arrivano a 0,3cm), una dimensione che rende il MacBook Air adatto a qualsiasi tipo di trasporto, che sia in borsa, in valigia o nello zaino. Il peso è naturalmente correlato, con 1,35Kg nella versione 13” difficilmente potrà essere un problema trasportarlo. Devo dire che il più delle volte ho preferito anche il trasporto a mano, senza l’ausilio di borse o zaini, in quanto si può paragonare benissimo ad una “cartella” (o meglio, ad un paio di quaderni). Sono infatti sicuro che nell’ambito scolastico, perlopiù universitario (da quello che posso dedurre dalla mia esperienza) possa essere la scelta ideale.

Nonostante lo spessore minimo e il peso ridotto, la robustezza dell’Air è notevole. Difficilmente ci darà l’impressione di essere fragile. Dal suo aspetto potremmo dire tutto il contrario, ma il guscio unibody fa il suo effetto.

MBAir (7 di 24)

Ai lati del portatile troviamo diverse porte, che nonostante il numero ridotto (caratteristica classica dei MacBook) possono soddisfarci a pieno. Alla destra del MacBook Air sono presenti la porta per l’alimentatore MagSafe 2, una porta USB 3.0 e l’ingresso cuffia per jack da 3,5 mm. Nel profilo sinistro troviamo invece una porta Thunderbolt, un’altra porta USB 3.0 ed un slot per schede SDXC.

Come di consuetudine su tutti i MacBook, anche qui il Trackpad è molto generoso nelle dimensioni, per renderci un’esperienza di utilizzo migliore. Altra caratteristica ormai appartenente a tutta la famiglia MacBook è la tastiera retroilluminata, caratteristica che può tornare utile in diverse occasioni.

DoubleRidi copia

Dopo aver parlato un po’ del design del MacBook Air iniziamo a descrivere alcune specifiche e caratteristiche hardware. Per prima cosa mi soffermerei un paio di righe sul Display di questo ultrabook. Si tratta di uno schermo da 13 pollici con retroilluminazione a LED con risoluzione nativa di 1440 x 900 pixel. Nonostante non sia un Display Retina o non abbia una risoluzione esorbitante, devo dire che non è affatto male. E’ decisamente luminoso (i bianchi mi sono parsi davvero molto accentuati) e posso dire che si può tranquillamente utilizzare per l’editing foto quando non si ha a disposizione uno schermo calibrato magari proprio perché si è in mobilità. Piccolo appunto è l’effetto “ghost” della mela posteriore, che in controluce a schermo spento compare. Il problema non è molto rilevante, nonostante possa dare abbastanza fastidio, anche se ogni tanto si potrà scorgere la mela morsicata anche a schermo acceso. Ma in se non si tratta di un vero problema, in quanto lo spessore del display è davvero minimo e il fantasma è inevitabile.

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Arriviamo ora all’aspetto hardware (quello sotto il cofano) di questo MacBook Air 6,2 che come detto ad inizio articolo, rimane praticamente invariato rispetto alla precedente versione, salvo che per il clock del processore e per la batteria. Però, al dire il vero, anche da vari test eseguiti in giro per la rete, si è notato che anche gli SSD sono migliorati. Ma vediamo nello specifico le caratteristiche.

Nella versione (ricordiamo Top Gamma) da noi provata, troviamo un Intel Core i5 dual-core a 1,4GHz (con Turbo Boost fino a 2,7GHz), 4GB di memoria RAM, una GPU Intel HD Graphics 5000 ed un SSD (con connessione PCIe) da 256GB. Quest’ultimo, ha registrato velocità davvero elevate, sia in scrittura che in lettura, e che, come vedremo fra qualche riga, ci offre delle prestazioni ottimali.

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In questi giorni di test ho deciso di provare questo MacBook Air con qualsiasi tipo di utilizzo, partendo dall’editing foto a quello video, dal semplice utilizzo scolastico a quello lavorativo. Devo dire che in qualsiasi utilizzo si è dimostrato essere una scheggia, sempre perforante e sempre reattivo. Ho montato diversi video (utilizzando Final Cut Pro X e Adobe After Effects) e sia in fase di montaggio che in quella di rendering non ha praticamente mai perso un colpo. Naturalmente non parliamo di produzioni cinematografiche, ma se abbiamo bisogno di un montaggio anche pesante e non abbiamo a portata di mano una workstation, allora l’Air è l’ideale.

Posso giungere alla conclusione che le prestazioni totali si sono dimostrate eccellenti. A mio parere, il MacBook Air rimane la soluzione ideale per chi ha bisogno di un terminale da portarsi dietro facilmente quando magari è impossibilitato ad utilizzare un computer fisso dedicato. Sta di fatto che anche le prestazioni della CPU e del comparto hardware hanno registrato un punteggio su Geekbench 3 notevole.

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Per concludere, ricordiamo che altre caratteristiche di questo ultrabook sono la presenza della tecnologia Wi-Fi 802.11ac. Proprio per quando riguarda il modulo wifi devo dire che non se la cava affatto male, la connessione risulta sempre stabile e sempre veloce, sotto tutti i tipi di connessione. Ultima feature ma non meno importante è sicuramente la batteria, che rimane invariata rispetto alla precedente versione, ma che offre una longevità maggiore grazie ai piccoli aggiornamenti apportati alla CPU. Sinceramente il lato energetico è quello che mi ha soddisfatto di più. Dalle specifiche date da Apple vediamo che il MacBook Air 13” offre 12 ore di autonomia in navigazione web wireless o in riproduzione iTunes e devo dire che tali tempi sono rispettati. Anche quando poniamo il dispositivo ad uno stress maggiore la batteria risponde bene, e per un ultrabook è molto importante.

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Altre caratteristiche di questo MacBook Air sono la Videocamera frontale FaceTime HD a 720p e il comparto audio, che nonostante non sia eccelso è più che accettabile. Avviamoci quindi verso le somme finali, facendo prima però un piccolo e veloce unboxing del terminale. All’interno della scatola, naturalmente bianca e con estrazione verticale (come per le scatole di iPhone ed iPad) troviamo oltre al nostro Air il cavo di alimentazione MagSafe con trasformatore, che potremo utilizzare sia con la spina CA sia con la prolunga fornitaci, i manuali d’utilizzo e i classici adesivi con la mela morsicata.

PanoOK

Siamo quindi arrivati alla fine di questa recensione, che forse è una delle più positive mai realizzate da me. Voglio subito dire che le valutazioni che ho fatto e che farò fra qualche parola non sono influenzate dal fattore “Mac User” e soprattutto ci tengo a dire che non sono un Fanboy, ma se mi si presenta un terminale eccellente non posso altro che dare l’eccellenza, in modo obbiettivo.

Il MacBook Air 13” (inizio 2014) è a mio parere un dispositivo più che ottimo, si può dire che sia la versatilità fatta a computer (caratteristica comune da sempre agli Air). Nella versione Top Gamma abbiamo un terminale adatto a qualsiasi utilizzo. Come già detto, il posto di collocamento di tale computer è (per un utente pro) accanto ad una workstation fissa. Prendendo in considerazione un fotografo o un videomaker, spesso si troverebbe ad essere fuori e quindi avrebbe magari bisogno di un montaggio veloce o di un rapido editing foto per vedere i risultati ottenuti, a quel punto l’Air è l’ideale, visto che poi a casa si avrebbe (magari) un Mac Pro con cui poi realizzare il prodotto finale. Naturalmente qui potrebbe entrare la questione del MacBook Pro Retina Display, ma per chi magari vuole spednere di meno, avereuna probabilità e versatilità ancora superiore e per chi ha già a casa una workstation, l’Air è l’ideale. Oltre agli utenti pro esistono anche gli altri, quelli che non hanno bisogno di due computer perché non eseguono lavori molto pesanti. In questo caso l’Air è una scelta abbastanza ottimale sempre per il fattore versatilità e portabilità. A mio parere, per uno studente (ad esempio) sarebbe l’ideale, visto che può farci di tutto ed averlo sempre dietro.

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Concludendo, dopo queste righe che sembrano quasi una televendita, il MacBook Air è il connubio migliore tra prestazioni e versatilità, non c’è altro da aggiungere. Le prestazioni sono eccellenti sotto tutti gli aspetti, nonostante si parli di un Intel Core i5 dual-core e 4GB di RAM. Il prezzo a mio parere non è elevatissimo, con l’ultimo calo è poi maggiormente accessibile, visto che si parte da 929€ per la versione base da 11” (se si vuole la qualità, si deve pagare). A questo punto non posso altro che dare l’eccellenza. Le uniche pecche le potremmo trovare solo nel processore e nella capienza di memoria nel caso delle versioni da 11” e 13” base (128GB). Ma spendendo un po’ di più è anche possibile aggiungere un Intel Core i7 o altri 4GB di RAM o 512GB di SSD (dove qui il prezzo mi sembra un po’ elevato però) per le versioni top gamma di entrambe le dimensioni. Per quanto riguarda il prezzo della versione da noi provata (ricordo essere la Top Gamma 13”) è di 1229€.

TUTTE LE FOTO PRESENTI IN QUESTO ARTICOLO SONO ©PIERMANUELE SBERNI

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