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Vodafone: “I governi hanno accesso alle telefonate e ai dati dei clienti”

Ad un anno esatto dalle rivelazioni del ‘The Guardian, in merito allo spionaggio effettuato dalla NSA e da altri esponenti dello spionaggio mondiale ai danni dei consumatori e utenti, Vodafone lascia tutti di stucco con una dichiarazione che, ad oggi, è quasi scontata. Non è scontata, però, l’importanza del contenuto che Vodafone ha voluto comunicare, ovvero che siamo sotto controllo anche dove, proprio negli ultimi mesi, molti gestori telefonici hanno assicurato non esserci il benché minimo interesse da parte delle agenzie di spionaggio. In merito neanche il buon Edward Snowden si è mai pronunciato direttamente, ma i dati di una delle più importanti società al mondo di telecomunicazioni parlano chiaro: anche al telefono siamo spiati.

La rivelazione è partita dalla stessa Vodafone che ha parlato di “alcuni paesi” coinvolti nella ricerca dei dati e nell’ascolto in diretta delle telefonate, con un’accesso alla rete degli operatori pressoché illimitato.

Queste le dichiarazioni di Vodafone:

“In un limitato numero di paesi la legge prevede che alcune specifiche agenzie e autorità debbano avere accesso diretto alla rete di un operatore, bypassando qualsiasi forma di controllo operativo sulle intercettazioni legali da parte dell’operatore stesso”.

Insieme a questa comunicazione, Vodafone ci ha tenuto a precisare che, dei 29 paesi in cui è presente, solamente alcuni hanno accesso illimitato, senza passare per le leggi, mentre in tutti gli altri vi è il bisogno di un mandato legale per intercettare le comunicazioni. Le notizie per l’Italia non sembrerebbero confortanti, soprattutto se lo stesso ‘The Guardian’ ci definisce uno dei paesi più spiati d’Europa, all’interno del network di Vodafone.

I dati sono concreti e reali e si traducono in 606 mila richieste di metadata‘ (identità, numero e indirizzo dell’intercettato), solo nel 2013, contro i dati di altri paesi come le 99mila della Tanzania, le 76mila dell’Ungheria, le 49mila della Spagna e le 6mila dell’Albania. La tabella, che per alcune delle sue parti è priva di dati, riporta per l’Italia anche 140.577 intercettazioni legali (dato 2012), il numero più alto della classifica dei paesi più ‘spiati’.

Vi lasciamo alla tabella pubblicata dal ‘The Guardian‘:

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